Andrea Segrè

451 parole: gastronomia

Gastronomia, la legge del ventre (gaster, ventre e nomos, legge). Legge, diritto allo stomaco pieno (di cibo). Poi l’arte di regolar lo stomaco, persino l’art de vivre. Con il tempo diventata arte di far buona tavola, di mangiar bene, lautamente. Ma anche immagine di eccessi e opulenza, come ci ricorda la civiltà romana. Nel Satyricon di Petronio, per esempio, il cibo è un piacevole gioco di invenzione, nel quale i lunghi elenchi di complicate e artificiose leccornie diventano materiale comico. O nella famosa Cena di Trimalcione, dove troviamo un Priapo di pastafrolla o un vitello lesso servito con un elmo in testa1.

Da alimento e nutrimento: il cibo, gli alimenti, le vivande, nella gastronomia si trasformano, quasi magicamente, in qualcosa di sublime, di ricercato.

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