Andrea Segrè

451 parole: rifiuto

Rifiuto dunque (non) sono. La civiltà moderna tende a rimuovere i rifiuti, fisicamente ma soprattutto mentalmente. È il rifiuto del rifiuto. Che poi ci porta a rifiutare non solo le “cose”, ma anche le persone: l’altro, il diverso, alla fine noi stessi.

La rimozione mentale implica, a monte, la volontà di rinunciare alla consapevolezza del problema, uno dei principali in tutto il mondo. Infatti, molte persone non conoscono la quantità di rifiuti prodotta nei paesi industrializzati annualmente – ogni cittadino europeo produce mediamente più di 500 kg di rifiuti urbani ogni anno – e l’impatto ambientale, economico, sociale che ne deriva. Soprattutto non sanno che i rifiuti continuano ad aumentare anche dove la loro gestione è molto migliorata, figuriamoci dove invece ciò non avviene: come in Italia nel caso della Campania, dove il ri-fiuto si fiuta praticamente da sempre.

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