Calendario Arte – Dicembre 2011

A cura di Irene Pratesi

In Italia

CHIANCIANO TERME (SIENA)

Arte, archeologia e musica: un percorso sonoro dall’antichità ai nostri giorni. Il percorso si snoda attraverso reperti archeologici egizi, romani ed etruschi, fino a quadri, strumenti musicali e spartiti dell’età moderna, per raccontare la storia della musica dall’antichità fino ai nostri giorni.

Fino al 31 dicembre. Museo Civico Archeologico, viale Dante. Tel. 047830471.

FERRARA

Chardin. Il pittore del silenzio. La prima mostra italiana dedicata a Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779): attraverso l’esposizione delle sue opere, pervase dal silenzio delle nature morte, degli interni e delle scene di genere, lontano dalla “rumorosa” e formale pittura di corte settecentesca, conosciamo la poetica e la personalità di questo straordinario artista.

Fino al 30 gennaio. Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d’Este 21. Tel. 0532244949.

FIRENZE

Bronzi per Michelangelo. Undici bronzi, commissionati dalla società americana New Renaissance Art per la mostra The Michelangelo Experience negli Stati Uniti, riproducono le più importanti sculture dell’artista, dalle opere giovanili fino a quelle della maturità (fra cui il Mosè e la Madonna Medici) e della vecchiaia (come le famose Pietà).

Fino al 10 gennaio. Casa Buonarroti, via Ghibellina 70. Tel. 055241752.

Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell’autorità. Il ritratto contemporaneo e il suo ruolo nell’acquisizione e nel mantenimento del potere politico, sociale ed economico. Importanti nomi dell’arte contemporanea si misurano con questa attuale tematica.

Fino al 23 gennaio. Palazzo Strozzi e Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, piazza Strozzi. Tel. 0552446706.

MILANO

La pittura napoletana dell’Ottocento tra innovazione e internazionalità.

I protagonisti del Realismo napoletano, da Filippo Palizzi a Federico Rossano e Giuseppe De Nittis: il significato di questo movimento nella storia, la sua evoluzione interna e i suoi rapporti con i coevi movimenti parigini.

Fino al 23 dicembre. Bottegantica, via Manzoni 45. Tel. 0262695489.

Salvator Dalí. Il sogno si avvicina. Cinquanta opere di uno dei maestri del Surrealismo esposte a Milano, per la prima volta dopo la monografica a lui dedicata nel 1954; si indaga su un aspetto particolare della sua poetica: il rapporto fra paesaggio e sogno.

Fino al 30 gennaio. al-Fann. Arte della civiltà islamica. 350 oggetti d’arte applicata, fra tappeti, gioielli, ceramiche e oggetti di oreficeria della collezione Al-Sabah di Kuwait City, esposti per avvicinarsi alla raffinata e complessa arte islamica.

Fino al 30 gennaio.

Palazzo Reale, piazza Duomo 12. Tel. 0254915.

PISA

Joan Miró. I miti del Mediterraneo.

Il ciclo triennale dedicato alla cultura del Mediterraneo e all’interpretazione che ne hanno dato i protagonisti internazionali dell’arte del Novecento è stavolta dedicato a Joan Miró, del quale sono esposte 110 opere fra pitture, sculture, litografie, disegni e illustrazioni.

Fino al 23 gennaio. Palazzo Blu, lungarno Gambacorti 9. Tel. 050916950.

ROMA

Il Risorgimento dei Romani. Fotografie dal 1848 al 1870. L’esposizione ripercorre e celebra gli anni cruciali dell’Unità d’Italia, come furono vissuti a Roma e immortalati attraverso le prime tecniche fotografiche che allora si stavano affermando.

Fino al 9 gennaio. Museo di Roma Trastevere, piazza sant’Egidio 1b. Tel. 065884165.

TORINO

Sul vero. Vittorio Avondo e la campagna romana. Una mostra di disegni che celebra l’opera e la personalità di Vittorio Avondo (1836-1910), esponente della pittura di paesaggio piemontese, appassionato collezionista di arte e figura di primo piano nella tutela del patrimonio artistico del territorio. Fino al 30 gennaio. Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31. Tel. 0114429518.

UDINE

Il mondo di Escher. La mostra, organizzata per l’inaugurazione della sede della Galleria d’Arte Moderna della città, propone un’interessante selezione dei più importanti lavori di M. C. Escher (1898-1972), famoso per le sue composizioni complesse e suggestive che legano arte, fisica e matematica. Fino al 6 gennaio. Casa Colombatti-Cavazzini, via Cavour 14.

Nel Mondo

BERLINO

Welt aus Schrift. Das 20. Jahrhundert in Europa und den USA. La grafica e l’arte tipografica in Europa e negli Stati Uniti, dalla rivoluzione dell’Art Nouveau fino alle contemporanee influenze della musica punk e techno, passando per il brillante periodo dell’Art Deco e i successivi anni Settanta.

Fino al 16 gennaio. Kunstbibliothek, Matthäikirchplatz 6. Tel. +49030266424242.

MADRID

Pasión por Renoir. La colección del Sterling and Francine Clark Art Institute. Trentuno importanti opere di Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), fra i più importanti esponenti dell’Impressionismo, provenienti dalla collezione americana.

Fino al 6 febbraio. Museo Nacional del Prado, Edificio Jerónimos, Calle Ruiz de Alarcón 23. Tel. +34913302800.

PARIGI

Claude Monet (1840-1926). Il grande maestro dell’Impressionismo viene celebrato in questa esposizione monografica: le sue opere più importanti, e  quelle meno note, sono esposte in ordine cronologico, ma riunite anche per temi, per dare un’idea completa dell’opera del pittore.

Fino al 24 gennaio. Galeries Nationales du Grand Palais, 3 Avenue du Général Eisenhower. Tel. +330144131717.

SAN FRANCISCO

Prints by Paul Klee (1946). Il SFMoMA ha dedicato molte esposizioni a Paul Klee, fra cui una, sulle sue opere di grafica, realizzata nel 1946, periodo in cui l’artista era ancora poco noto fuori dall’Europa: questa mostra contribuì a far conoscere e apprezzare l’artista, per questo viene oggi qui ricreata e riproposta. Fino al 16 gennaio. San Francisco Museum of Modern Art, 151 Third Avenue. Tel. +4153574000.

VIENNA

Auguste Rodin. Rodin (1840-1917) e la Secessione Viennese: un rapporto che viene celebrato in questa mostra, che vede esposte numerose sculture dell’artista, acquistate nel corso degli anni dai Secessionisti o realizzate direttamente dallo scultore in occasione delle mostre da loro organizzate.

Fino al 9 gennaio. Belvedere, Orangerie, Rennweg 6. Tel. +43179557134.

ZURIGO

Picasso. Per la prima volta il museo ospita una mostra interamente dedicata a uno degli esponenti più significativi dell’arte del Novecento, dai lavori della giovinezza, ai periodi Rosa e Blu, fino ai capolavori cubisti.

Fino al 30 gennaio. Kunsthaus Zürich, Heimplatz 1. Tel. +442538484.

Bronzino: l’intellettuale

e il potere

Nel 1539 Cosimo I de’ Medici, appena riacquistato il potere a Firenze, volle a corte un pittore che potesse ritrarlo in maniera assolutamente particolare: Bronzino (1503-1572), scelto, benché giovane, per il talento e la disponibilità nell’interpretare le esigenze del futuro granduca.

La sua opera è celebrata, per la prima volta in Italia, in una mostra organizzata a Firenze in Palazzo Strozzi (aperta fino al 23 gennaio). Curata da Antonio Natali (direttore degli Uffizi) e Carlo Falciani (storico dell’arte), è stata allestita dall’arch. Luigi Cupellini: la loro interazione ha consentito di ottenere un risultato encomiabile. Le pareti delle sale sono completamente coperte da pannelli blu della tonalità fredda e smaltata tipica del pittore. Scuri e spenti, questi pannelli esaltano efficacemente le opere affisse. Il percorso della mostra inizia con il raffronto tra il giovanissimo Bronzino e il maestro Pontormo, e si snoda seguendo gli anni della sua formazione a Pesaro per giungere poi alle sale dedicate al periodo trascorso alla corte medicea. Bronzino fu scelto come ritrattista ufficiale per il suo “naturalismo”, per la grande abilità nel ritrarre ogni minimo dettaglio, dagli sguardi ai capelli, dalla foggia di un abito ai gioielli: i suoi dipinti hanno la fedeltà al reale della fotografia e lasciano “sentire” il fruscio delle sete, apprezzare la morbidezza dei velluti, dialogare con le persone ritratte. La luce chiarissima scorre su tessuti e volti in maniera delicata e scopre particolari sempre nuovi, che non si notano al primo sguardo, ma che si apprezzano via via che ci si inoltra nella trama degli accuratissimi dettagli. Fedeltà al reale, non esaltazione o idealizzazione. Ecco la particolarità che cercava Cosimo: appena conquistato il potere dopo un periodo “repubblicano”, per evitare tensioni, voleva mantenere un basso profilo, evitando di manifestare il suo effettivo ruolo e le sue intenzioni. I ritratti ufficiali riflettono questo disegno, ma qualcosa traspare dagli sguardi fieri e sicuri dei Medici e dalla insistita minuzia con cui Bronzino dipinge abiti e gioielli, come a sottolineare la ricchezza e il ruolo di chi li indossa: a buon intenditor… La sala che più di tutte colpisce è quella dedicata alla Disputa delle Arti. Qui Bronzino si rivela come un grande intellettuale. I quadri, anche di piccole dimensioni, mostrano come le sue scelte stilistiche (l’amore per il dettaglio, la luce chiarissima, i colori smaltati) emergano nel racconto della mitologia antica, nelle rappresentazioni allegoriche, nella genialità del Nano Morgante, dove la figura è dipinta su entrambi i lati della tela, ritratta frontalmente e tergalmente: un’immagine dipinta che si possa ammirare a trecentosessanta gradi, la risposta erudita del pittore a chi sosteneva la superiorità della scultura sulla pittura.

È sicuramente una coincidenza singolare, se non premeditata, che la mostra sia allestita nello stesso palazzo in cui è collocata l’esposizione Ritratti del Potere. Lì fanno bella mostra di sé fotografie di artisti contemporanei che ritraggono importanti politici del presente e del recente passato. In fondo la ritrattistica, su tela o su carta fotografica, è sempre stata ed è ancora oggi uno strumento di autocelebrazione e di propaganda politica.

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