Calendario Arte – Gennaio 2012

L’Universo e lo Spirito

«Nel mondo antico “pianeti” erano oggetti celesti che vagavano attraverso il vasto cielo tra costellazioni di stelle immobili: Marte, Venere, Giove e Saturno, tutti facilmente visibili ad occhio nudo, proprio come il Sole e la Luna. Questi oggetti visibili erano gli unici che conoscevamo […] Un secolo fa, quando Gustave Holst compose la Suite The Planets, i pianeti si erano espansi fino a divenire otto grandi oggetti sferici che ruotano intorno al sole […] Durante il secolo scorso, la ricerca scientifica ha ampiamente migliorato la nostra comprensione del sistema solare. Invece di essere sfocati punti di luce, i “pianeti” sono ora conosciuti come ricchi, colorati mondi.» Così Ira Katz (California Institute of Technology, Pasadena, California) racconta lo sviluppo degli studi astronomici nel catalogo della mostra James Brown. Firmaments, allestita alla GAM di Torino (aperta fino al 12 febbraio). Con questo evento si apre un progetto espositivo proposto dalla galleria, Dialoghi: artisti di fama internazionale si relazionano con alcune opere del patrimonio del museo, dando vita a dialoghi complessi fra lavori anche molto diversi fra loro.

Proprio l’Universo è protagonista della serie Firmaments (realizzata dal 2007 al 2010): l’artista statunitense James Brown (Los Angeles, 1951) presenta nove dipinti di grande formato e numerosi disegni preparatori legati al mondo dell’astronomia, realizzati ispirandosi all’astrattismo di Vassilij Kandinskij, alla suite di Gustave Holst, The Planets, e al poema letterario di Frederick Seidel, The Cosmos Trilogy. Visioni suggestive dell’Universo: elementi sferici colorati si distribuiscono secondo logiche che ricordano le orbite planetarie, su uno sfondo quasi onirico, un Universo infinito di stelle e pianeti, dove corpi celesti sembrano tessere una danza. Uno spazio immenso, governato da leggi fisiche che rendono tutto armonico e grandioso. Non è poi da sottovalutare la presenza in mostra dei disegni preparatori: Brown inizia il suo percorso negli anni Ottanta, con l’adesione all’idea, da scuola Bauhaus, che l’opera d’arte sia frutto di un processo realizzativo composto di più fasi; se dunque l’opera d’arte è in fieri, il disegno preparatorio è parte essenziale di essa e della sua formazione, e nella mostra torinese questo è stato giustamente messo in risalto.

Firmaments è l’ultima tappa del percorso di Brown, che inizia negli anni Ottanta a New York, quando oggetto della sua ricerca sono immagini di santi e divinità (non solo cristiane), che testimoniano una profonda sensibilità religiosa dell’artista. Abbraccia successivamente altre correnti, dal primitivismo fino all’astrattismo: le sue immagini divengono sempre più rarefatte, ineffabili, come la spiritualità che esse rappresentano. La fama di Brown matura negli anni Novanta: espone in Europa e in America, e partecipa più volte a eventi internazionali. Trova nuove fonti di ispirazione nelle località in cui via via si stabilisce: New York, Parigi, e infine Oxaca (Messico). Culture e ambienti diversi sono uno stimolo a sperimentare nuove tecniche e nuovi linguaggi, benché la sua vena marcatamente religiosa resti sempre costante. E ovviamente è presente anche nelle sue rappresentazioni dell’Universo, oggetto di contemplazione per un artista che si conferma fra i più importanti sulla scena internazionale.

 

In Italia

 

FIRENZE

Declining Democracy. Dodici artisti contemporanei italiani e stranieri si confrontano sul tema della democrazia, sulla validità dei suoi principi che sembra oggi messa in discussione, e sulla crisi dei valori del mondo contemporaneo. Fino al 22 gennaio. Palazzo Strozzi e Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, piazza Strozzi. Contatti: www.palazzostrozzi.org, 0552645155.

LUCCA

Carte rivelatrici. I tesori nascosti della Collezione Peggy Guggenheim. La collezione di opere contemporanee su carta (molte delle quali inedite) appartenuta a Peggy Guggenheim: vengono esposti artisti del Novecento quali Max Ernst, Lucio Fontana, Vasily Kandinsky, František Kupka, Man Ray, Piet Mondrian, Henry Moore, Pablo Picasso, Emilio Vedova. Fino al 15 gennaio. Lu.C.C.A., Lucca Center of Contemporary Art, via della Fratta 36. Contatti: www.luccamuseum.com, tel. 0583571712.

MILANO

ORO dai Visconti agli Sforza. Smalti e oreficeria nel Ducato di Milano. L’arte orafa a Milano dal XIV al XV secolo per la prima volta oggetto di una mostra: smalti, oggetti di oreficeria sacra e profana, codici miniati provenienti da importanti musei italiani ed esteri, alcuni dei quali mai esposti al pubblico. Fino al 29 gennaio. Museo Diocesano, corso di Porta Ticinese 95. Contatti: www.museodiocesano.it, tel. 0289420019.

 

PADOVA

Il Simbolismo in Italia. Un percorso tematico all’interno di questo significativo movimento europeo che deriva dal Divisionismo e che si sviluppò dalla fine dell’Ottocento fino alla Grande Guerra. Vengono esposte opere di Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo e altri maestri italiani, ma anche dei contemporanei europei Klimt, Puvis de Chavannes e Bö-cklin. Fino al 12 febbraio 2012. Palazzo Zabarella, via degli Zabarella 44. Contatti: www.zabarella.it, tel. 0498753100.

PASSARIANO DI CODROIPO (UDINE)

Espressionismo. I due movimenti artistici che nel primo Novecento hanno tratteggiato l’Espressionismo a livello europeo, Die Brücke e Der Blaue Reiter, per la prima volta in Italia vengono messi a confronto con l’esposizione di oltre cento opere, fra cui quelle di Kandinskji, Kirchner, Heckel, Schmidt-Rottluff, Pech-stein, Nolde. Fino al 4 marzo. Villa Manin. ontatti: www.villamanin.com, asvm@regione.fvg.it, tel. 0432821211.

ROMA

Homo Sapiens. La grande storia della diversità umana. Coordinati da Luigi Luca Cavalli Sforza, un gruppo di genetisti, antropologi, linguisti, paleoantropologi hanno ricreato un percorso all’interno dell’evoluzione umana. Una mostra interattiva, che unisce tecnologia e reperti antichi, sulle tracce delle grandi migrazioni umane che hanno dato luogo alla diversità della specie umana. Fino al 12 febbraio. Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194. Contatti: www.palazzoesposizioni.it, tel. 0639967500.

Piranesi, Rembrandt delle rovine. Le affascinanti acqueforti di Piranesi (1720-1778), Vedute di Roma, dove le antiche rovine e i paesaggi della città vengono presentati come maestosi e sublimi testimonianze di un passato grandioso, sono nuovamente proposte al pubblico dall’unico museo tedesco all’estero. Fino al 15 gennaio. Casa di Goethe, via del Corso 18. Contatti: www.casadigoethe.it, tel. 0632650412.

Gli Orientalisti. Incanti e scoperte nella pittura dell’Ottocento italiano. La passione per l’Oriente (dall’antico Egitto all’Estremo Oriente) che pervase l’Europa dell’Ottocento viene analizzata attraverso i grandi artisti che si ispirarono a questo mondo affascinante e allora misterioso. Fino al 22 gennaio. Chiostro del Bramante, via Arco della Pace. Contatti: www.chiostrodelbramante.it, tel. 0668809036.

ROVERETO (TRENTO)

Diango Hernandez. Contemporanea. Istallazioni, pitture, sculture e video sono protagoniste di questa monografica dedicata all’artista cubano e alla sua visione della vita quotidiana, sempre strettamente connessa alla sfera socio-politica. Fino al 19 febbraio. Mart, corso Bettini. Contatti: www.mart.tn.it, tel. 800397760.

VENEZIA

Venezia e l’Egitto. Due millenni di contatti e scambi fra la città lagunare e l’Egitto, dall’età classica all’apertura del canale di Suez: un percorso documentato da reperti antichi, documenti storici e opere di artisti (Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Tiepolo, Piranesi, Caffi) che immaginarono e ritrassero l’Egitto. Fino al 22 gennaio. Palazzo Ducale, piazza San Marco 1. Contatti: tel. 0412715911.

Nel Mondo

 

LONDRA

A bigger picture. Nel presentare questa sua mostra, l’artista pop britannico David Hockney l’ha definita la più importante e completa sulla sua opera: verranno infatti esposte tutte le sue tele, anche di grandi dimensioni, dei paesaggi dell’East Yorkshire, nonché la sua famosa serie di opere realizzate con iPhone e iPad, già oggetto di importanti mostre negli Usa. Dal 21 gennaio al 9 aprile. Royal Academy of Art, Burlington House, Piccadilly. Contatti: www.royalacademy.org.uk.

VIENNA

Gustav Klimt / Josef Hoffmann. Pioneers of Modernism. Il Belvedere ospita la più grande collezione di opere di Klimt. Questo evento accosta le opere più note del pittore a quelle dell’architetto e designer Josef Hoffmann, evidenziandone le influenze reciproche e celebrando così il rapporto di collaborazione che fra i due artisti era vivo e fecondo. Dal 14 ottobre al 4 marzo 2012. Belvedere, 27 Prinz Eugen-Strasse 1030. Contatti: info@belvedere.at.

WASHINGTON

Harry Callahan at 100. Per i 100 anni dalla sua nascita, la National Gallery di Washington celebra Harry Callahan, uno dei fotografi più innovativi e influenti del Novecento, con una mostra di 100 scatti che ripercorrono le tappe più importanti del suo percorso artistico e umano. Fino al 4 marzo. National Gallery of Art, Constitution Avenue, National Mall. Contatti: www.nga.gov, tel. (202)7374215.

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