Calendario Arte – Marzo 2011

A cura di Irene Pratesi

Ritratti o nature morte?

Si può rimanere indifferenti di fronte alle opere di Arcimboldo? Ai suoi ritratti composti con elementi tratti dalla natura (fiori, frutti, ortaggi) o con oggetti di uso comune? Il bibliotecario è un insieme di libri disposti a ritrarlo e l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo è una composizione di uva, pere, mele, carote, una zucca e persino un cesto di lattuga: ma… nature morte o ritratti? Tutt’e due? Giuseppe Arcimboldo (Milano, 1527-1593) non è artista da leggere in modo superficiale, le sue “teste composte” denotano un legame stretto con la filosofia cinquecentesca, quella che affronta il rapporto fra macrocosmo e microcosmo: l’universo, il macrocosmo, è una ordinata realtà superiore composta dall’uomo e dagli “accidenti” concreti presenti in natura (microcosmo), entità complete legate le une alle altre per partecipare assieme al macrocosmo. Le teste composte danno una rappresentazione visiva di questo: l’uomo fa parte di un ordine superiore, con gli altri elementi della natura, con i quali è in stretto rapporto. Mentalità diffusa al tempo: le stesse arti magiche e alchemiche tanto amate dai potenti d’Europa erano lo strumento per conoscere i meccanismi da cui gli elementi della natura erano organizzati. Arcimboldo fu apprezzato per questi motivi alla corte viennese di Massimiliano I d’Asburgo e poi a quella praghese di Rodolfo II. Fu qui che la sua fama si accrebbe esponenzialmente: prima dell’approdo a Vienna, avvenuto nel 1562, l’artista milanese aveva lavorato per affreschi e cartoni nelle cattedrali di Monza e di Como. Di questa sua prima attività purtroppo ci sono giunte poche testimonianze, diversamente da quella presso gli Asburgo dove poté sperimentare al massimo le sue potenzialità e dove fu apprezzato anche come organizzatore delle feste mascherate e delle cerimonie ufficiali che venivano allestite a corte (qualità all’epoca molto apprezzata).

Benché Arcimboldo abbia trascorso a Vienna più di vent’anni e qui sia stata realizzata la maggior parte delle opere che ci sono pervenute, egli resta un artista milanese: la sua attenzione alla realtà, il legame col tratto inconfondibile di Leonardo e l’eredità che ha lasciato a Caravaggio lo inseriscono a pieno titolo nel panorama artistico milanese. Per questo motivo è stata organizzata a Milano la mostra Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio, curata da Sylvia Ferino, allestita a Palazzo Reale (aperta fino al 22 maggio). Per la prima volta viene celebrato questo pittore, la sua produzione artistica e i rapporti con la pittura milanese del Cinquecento, attraverso un percorso suddiviso in nove sezioni: dalle sue prime opere a quelle della maturità (fra cui le teste composte), dai progetti per le feste e le cerimonie di corte fino alle enigmatiche nature morte reversibili (che, girando il quadro, diventano volti umani), da cui Caravaggio stesso trasse ispirazione per le sue nature morte. Viene così data giusta dignità a un artista che è riuscito a interpretare in maniera originale la mentalità e la cultura del suo tempo.


In Italia

BOLOGNA

In search of… La personale dell’artista M. D. Jackson, che successivamente si sposterà in altre due sedi museali importanti europee (a Lucerna e a L’Aja), presenta una selezione di opere che hanno come filo conduttore il significato dell’esistenza umana.Fino al 1 maggio. MAMbo, via Don Minzoni 14. Tel. 0516496637.

BRESCIA

Il giardino di Anna. Esposizione fotografica di Paola Camiciottoli, che ha riscosso grande successo in varie zone d’Italia; con delicatezza e profonda sensibilità viene affrontato il tema del dolore provocato dal cancro e la grande forza d’animo che, a volte, aiuta a sconfiggerlo. Fino al 27 marzo. Galleria San Zenone all’Arco, vicolo San Zenone 4. Tel. 0302977325.

FIRENZE

Dall’icona a Malevich. Capolavori dal Museo Russo di San Pietroburgo. L’affascinante storia dell’arte russa, dalle icone medievali ai grandi artisti del Novecento (Kandinskij, Tatlin, Rodchenko, Popova, Goncharova, Larionov), viene ripercorsa in questa sede con l’esposizione di importanti opere provenienti dal museo russo. Fino al 30 aprile. Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti, piazza Pitti 30/31r. Tel. 055219324.

LA SPEZIA

José Parera. Satira e caricatura nel Risorgimento.Il panorama politico della Milano risorgimentale e la sua vivace vita culturale, il contesto internazionale e le personalità di spicco del secondo Ottocento immortalate dalla pungente matita di José Parera (1830-1902), illustre pittore e disegnatore spagnolo, protagonista della stampa illustrata del XIX secolo, che a Milano soggiornò nel periodo dell’Unità d’Italia.Fino al 3 aprile. Museo Civico Amedeo Lia, via del Prione 234. Tel. 0187731100.

REGGIO EMILIA

Thomas Scheibitz. Il fiume e le sue fonti. Tre dipinti di grandi dimensioni e una scultura rappresentano le ultime ricerche del famoso artista tedesco contemporaneo, corredate da un libro d’artista che illustra le sue opere e la loro realizzazione, dall’idea all’esecuzione definitiva.Fino al 10 aprile. Collezione Maramotti, via Fratelli Cervi 66. Tel. 0522382484.

pieve di cento (bologna)

Donald Baechler. Personale di uno degli artisti americani fra i più significativi del panorama culturale degli ultimi trent’anni, basata su una trentina di opere che ripercorrono i grandi temi da lui affrontanti nel suo percorso artistico. Fino al 30 aprile. Magi 900, via Rusticana a/1. Tel. 0516861545.

RAVENNA

L’Italia s’è desta: 1945-1953. L’Arte italiana del secondo dopoguerra da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri. Il periodo più vivace e poliedrico del Novecento italiano, quello dell’immediato dopoguerra, rivive per la prima volta in questo evento che ha riunito per l’occasione i grandi nomi dell’arte contemporanea del nostro Paese: De Chirico, Balla, Carrà, Morandi, Manzù, Guttuso.Fino al 26 giugno. MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, via di Roma 13. Tel. 0544482477.

ROMA

Gli ori antichi della Romania. Prima e dopo Traiano. Lo stretto rapporto storico e artistico che ha legato Roma antica con le popolazioni della Romania viene messo in luce attraverso oggetti preziosi dall’Età del Bronzo (XVI sec. a.C.) fino all’Età Tardoantica (IV-V sec. d.C.), nella scenografica sede dei mercati traianei. Fino al 3 aprile. Mercati di Traiano, Museo dei Fori Imperiali, via IV Novembre 94. Tel. 060608.

Composto dentro l’occhio estraneo. Krzysztof M. Bednarski è uno dei più importanti artisti contemporanei polacchi e questa esposizione vuole rendere omaggio alla sua affascinante produzione. Fino al 25 marzo. Istituto polacco di cultura, via Vittoria Colonna 1. Tel. 0636000723.

Pier Luigi Nervi. Architettura come sfida. Il geniale costruttore Pier Luigi Nervi viene celebrato in questa mostra che ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera e le caratteristiche dei suoi progetti più ambiziosi. Fino al 20 marzo. MAXXI, via Guido Reni 2. Tel. 0632101801.

VENEZIA

L’avventura del vetro. Un millennio d’arte veneziana. La lavorazione del vetro, che ha reso famosa nel mondo Venezia e soprattutto l’isola di Murano, viene celebrata in questa esposizione che ripercorre le tappe della sua storia, dai primi manufatti antichi fino alle moderne creazioni del XX secolo. Fino al 25 aprile. Museo Correr, San Marco 52. Tel. 0412405211.

Nel Mondo

MADRID

Jean-Léon Gérôme (1824-1904). Dedicata all’opera di questo straordinario artista francese che si oppose al contemporaneo Impressionismo, mantenendo vivo il classicismo, la mostra è una versione selezionata della più vasta esibizione che ha avuto corso nel 2010 in Francia e negli Stati Uniti: vengono infatti esposte 55 fra le sue più importanti opere di pittura e scultura, anche policroma.Fino al 22 maggio. Fundación Colección Thyssen-Bornemisza, Palacio de Villahermosa, Paseo del Prado 8. mtb@museothyssen.org.

NEW YORK

Picasso. Guitars 1912-1914. La chitarra è stata un soggetto più volte studiato e rappresentato da Picasso, tramite sculture, pitture, collages e altre tecniche: tutte queste opere sono oggi riunite nella mostra newyorkese che celebra uno dei periodi più vivaci e produttivi dell’artista. Fino al 6 giugno. The MoMA, 11 West 53 Street. info@moma.org.

PARIGI

La photographie préraphaélite. Peinture préraphaélite et photographie artistique en Grande-Bretagne (1848-1875). Nell’Inghilterra vittoriana,il movimento preraffaellita ha contato al suo interno, oltre a celebri pittori come Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e Ford Maddox Brown, anche alcuni fotografi che, partendo dagli stessi soggetti, hanno realizzato una serie di scatti oggi esposti in questa originale mostra, che sottolinea lo stretto rapporto fra pittura e fotografia preraffaellite. Fino al 29 maggio. Musée d’Orsay, 1, rue de la Légion d’Honneur. Tel.+33(0)140494814.

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