Diane Ravitch

Cosa pagavano e cosa pagano i ricchi: con Roosevelt 93%, con Eisenhower 91%, con Trump 39%

da ''The New York Review of Books''

Democracy in Chains: The Deep History of the Radical Right’s Stealth Plan for America di Nancy MacLean, Viking, 334 pp., 28.00$

The One Percent Solution: How Corporations Are Remaking America One State at a Time di Gordon Lafer, ILR/Cornell University Press, 259 pp., 29.95$

Sono cresciuto negli anni ’50, un’epoca in cui molti credevano che la nostra società sarebbe inevitabilmente progredita verso una sempre maggiore uguaglianza economica. Era considerato scontato che la povertà assoluta sarebbe svanita, visto che nuovi programmi federali erano indirizzati ai bisogni di chi occupava gli ultimi gradini della società e la crescita economica creava nuovi lavori. A quei tempi il dirigente medio guadagnava solo venti volte di più dell’operaio medio, e durante l’amministrazione Eisenhower l’aliquota fiscale dei redditi più alti era al 91%. Oggi, l’obiettivo dell’uguaglianza sembra stia scomparendo. L’aliquota fiscale massima è solo al 39%, molto inferiore a quanto era durante gli anni di Eisenhower, e la maggior parte dei repubblicani vorrebbe abbassarla ulteriormente. Ora i dirigenti guadagnano 271 volte più dell’operaio medio, e metà dei bambini nelle scuole americane è ufficialmente riconosciuta dal governo federale come a basso reddito e idonea per usufruire di pasti gratuiti o a prezzo ridotto. L’affiliazione ai sindacati raggiunse l’apice a metà degli anni ’50 e da allora è sempre calata; oggi i sindacati con più iscritti sono nel settore pubblico e solo il 7% circa dei lavoratori del settore privato è iscritto a un sindacato.

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