Joyce Carol Oates

Ellroy: un «pervertito vagamente riformato»

da ''The New York Review of Books''

James Ellroy, Caccia alle donne, Milano, Bompiani, 2010, € 17,50

Dio mi interpella attraverso le donne. Il mio compito è sempre stato quello di portare le donne a Dio. [James Ellroy]

James Ellroy è, come ci dice lui stesso, «sciatto, grosso e goffo». È un «ragazzino sporcaccione con un’impronta religiosa»; ha il suo primo «annebbiamento alcolico» all’età di nove anni. «Esamina» e «soppesa» le ragazze e subito dopo le «perseguita» e le «tallona». È un bambino disadattato e solitario il cui scopo nella vita è «leggere, covare, spiare, pedinare, rintanarsi e fantasticare», nella stretta di una «voracità noir-infantile». Dopo che i suoi genitori «separarono i letti» nel 1955, lui e il suo papà, «artista del raggiro» e «parassita hollywoodiano» con un «randello da quaranta centimetri», vanno a vivere insieme; non in una casa decente a Santa Monica, ma in una «stamberga». Il padre lo rende il «co-denigratore» di sua madre: «Il suo mantra era È una troia e un’ubriacona».

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