John Gray

Il vero Karl Marx

da ''The New York Review of Books''
JONATHAN SPERBER, Karl Marx: A Nineteenth-Century Life, Liverlight, pp. 648, $ 35,00
STORIA: «Marx aveva ragione?». È quello che molti di fronte all'attuale crisi economica oggi si chiedono.  Ma recensendo  il saggio dedicato alla vita e al pensiero di Karl Marx, John Gray (oltre a rivelare aspetti poco conosciuti della vita e del pensiero del filosofo tedesco), spiega perché secondo lui la figura di Karl Marx sia troppo legata al suo tempo per poter rispondere alle domande e ai dubbi di oggi.

In molti modi, suggerisce Jonathan Sperber, Marx era «una figura che guardava all’indietro», la cui visione del futuro era modellata su condizioni molto differenti da qualunque altra che oggi prevale:

 

La visione di Marx come un contemporaneo le cui idee stanno formando il mondo moderno ha fatto il suo corso ed è tempo per una nuova comprensione di lui come figura di un’epoca storica passata, sempre più distante dalla nostra: l’epoca della Rivoluzione Francese, della filosofia di Hegel, dei primi anni dell’industrializzazione inglese e della politica economica derivante da essa.

 

L’obbiettivo di Sperber è di presentare Marx per come egli era davvero – un pensatore del diciannovesimo secolo coinvolto con le idee e gli eventi del suo tempo. Se tu vedi Marx in questo modo, molte delle dispute che hanno infuriato attorno alla sua eredità nel secolo passato sembreranno infruttuose, persino irrilevanti. L’affermazione che Marx era in qualche modo «intellettualmente responsabile» del comunismo del ventesimo secolo apparirà completamente errata; ma così sarà la difesa di Marx come democratico radicale, poiché entrambe le visioni «proiettano indietro sul diciannovesimo secolo le controversie di tempi successivi».

Certamente Marx comprese le caratteristiche cruciali del capitalismo; ma erano «quelle del capitalismo che esistevano nelle prime decadi del diciannovesimo secolo», piuttosto che quelle molto differenti del capitalismo che esiste all’inizio del ventesimo secolo. Inoltre, mentre guardava avanti a un nuovo tipo di civiltà umana che ci sarebbe stata dopo che il capitalismo fosse collassato, Marx non aveva stabilito una concezione di come sarebbe stata una tale società. Rivolgersi a lui per una visione del nostro futuro, per Sperber, è tanto sbagliato quanto rimproverarlo per il nostro passato.

Usando come una delle sue fonti principali l’edizione recentemente disponibile degli scritti di Marx ed Engels, comunemente conosciuti dai loro acronimi tedeschi come il MEGA, Sperber dà un quadro della politica di Marx che è istruttivamente differente da quello che è conservato nei racconti consueti. Le posizioni che Marx adottò erano raramente dettate da un qualsiasi impegno teorico preesistente riguardante il capitalismo o il comunismo. Più spesso, riflettevano i suoi atteggiamenti verso i poteri che governavano l’Europa e i loro conflitti, e gli intrighi e rivalità in cui egli era coinvolto come attivista politico.

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