. . . Musica e Teatro Marzo 2012

«Vedere la musica e ascoltare la danza»

«Il balletto […] è una composizione di danza e di musica. Il loro rapporto non è però letterale. Non si tratta per la danza di seguire la musica nota per nota. Al contrario, la danza è un completamento della musica.» Così George Balanchine (1904-1983) intendeva il balletto.
Balanchine fu un vero innovatore della danza. In settantanove anni di vita realizzò 425 balletti: coreografie e movimenti inconfondibili, frutto di un animo creativo e audace. Georgiano, iniziò a danzare all’età di nove anni e, durante il difficile periodo della Rivoluzione Russa, coltivò anche lo studio del pianoforte: un connubio che si rivelò decisivo per le sue coreografie. Nel 1924, dopo lo scarso successo che i suoi audaci balletti ebbero in patria, durante una tournée in Europa occidentale incontrò il famoso coreografo Sergei Diaghilev, che lo spinse a lasciare la Russiae a esibirsi in Francia coi suoi Ballets Russes. Da lui incoraggiato, Balanchine creò molte coreografie. Sfortunatamente la morte di Diaghilev segnò anche quella dei Ballets Russes, ma questo per Balanchine fu solo l’inizio della sua straordinaria carriera oltre oceano: venne notato da un importante mecenate americano, Lincoln Kirstein, che lo portò a New York, nel 1934. Qui Balanchine fondò la Schoolof American Ballet, e una compagnia, l’American Ballet, con la quale si esibì nell’intero continente americano. Nel 1946 fondò la compagnia New York City Ballet, alla quale dedicò la sua intera vita e con la quale realizzò i suoi spettacoli più belli e famosi (Lo Schiaccianoci, Jewels, Don Chisciotte ecc.).
In cosa consiste la novità portata da Balanchine, talmente importante da diventare una tecnica a sé, il Metodo Balanchine? In poche parole, la danza classica, con tutte le sue regole rigide di forma e movimenti, abbraccia l’espressività di quella moderna, utilizzando i suoi schemi complessi, forza e vitalità e alcune particolarità (come i piedi nudi, che fecero tanto scalpore in Russia). Inoltre assume maggior rilievo la musica: il Metodo Balanchine mira a ottenere una musicalità assoluta nel danzatore, e il rispetto del ritmo e dei tempi. La danza deve esprimere la musica, deve disegnarla e renderla visiva, deve essere tutt’uno con essa: da questa regola sacrosanta Balanchine creò coreografie sempre più complesse, dove ogni movimento viene eseguito in maniera vigorosa, mai meccanica, dove ogni parte del corpo contribuisce alla realizzazione di una sequenza, dove il danzatore penetra lo spazio in ogni direzione, oltre la fissità della tecnica tradizionale. Il metodo di Balanchine era innovativo e complesso, e non stupisce che abbia preso forma negli Stati Uniti, ambiente allora caratterizzato da mentalità aperta, dinamismo ed energia (lo stesso Balanchine sosteneva di sentirsi molto in sintonia con gli americani), certamente più favorevole di quello russo, chiuso verso ogni forma di “trasgressione”.
Sono state spesso organizzate serate dedicate a Balanchine dai teatri d’Italia, e il teatro Salieri di Legnago (Verona) il 14 aprile proporrà tre coreografie sulle musiche Who cares? di Gershwin, Sonatine di Ravel e I quattro temperamenti di Hindemith, interpretati dal Ballet de L’Opéra National de Bordeaux. Una delle tante Balanchine soirée che ci immergono nelle atmosfere del balletto newyorkese di metà Novecento. Video

In Italia

BOLOGNA
Teatro delle Celebrazioni. Nabucco di G. Verdi è interpretato da F. Ellero d’Artegna, R. Battistini e C. Knorren (il 21 marzo). West, spettacolo della compagnia Fanny & Alexander, prende spunto dalla storia Il Mago di Oz per portare il pubblico in un mondo surreale dove mito e realtà si intersecano in un connubio assolutamente attuale (il 15 aprile). Concerto della eclettica cantante e compositrice canadese Loreena McKennitt (il 17 aprile). The Arena Love, balletto di M. Pogliani sulle musiche di A. Vivaldi, A. Tobin, W. Robson e F. Cutlass, sulla condizione umana (il 21 e 22 aprile). Anestesia totale, l’ultimo spettacolo di M. Travaglio sull’Italia del dopo-Berlusconi (dal 3 al 5 maggio). Via Saragozza 234. Contatti: tel. 0516430411, www.teatrocelebrazioni.it. Video
Teatro Duse. Medea di Euripide, nella versione di M. Panici (dal 16 al 18 marzo). Il fu Mattia Pascal di L. Pirandello, di e con T. Russo (dal 23 al 25 marzo). 18mila giorni. Il pitone è uno spettacolo di A. Bajani, interpretato da G. Battiston, per la regia di A. Santagata, un dramma sulla perdita del lavoro (il 30 marzo). Questi fantasmi, commedia di E. De Filippo, regia di C. Giuffrè (dal 27 al 29 aprile). Via Cartoleria 42. Contatti: tel. 051231836, www.teatrodusebologna.it.

 

FIRENZE
Teatro della Pergola. Non tutto è risolto di F. Valeri, diretto da G. Marini, una commedia costruita partendo dai suoi interpreti (dal 13 al 18 marzo). La ragazza indicibile, di G. Agamben e M. Ferrando, spettacolo di danza e teatro liberamente tratto dal mito di Kore (dal 20 al 25 marzo). Mi chiedete di parlare… di M. Guerritore, spettacolo dedicato a Oriana Fallaci (dal 27 marzo al 1 aprile). Colazione da Tiffany di T. Capote, diretto da P. Maccarinelli, con L. Lavia (dal 10 al 15 aprile). Via della Pergola 12/32. Contatti: 05522641, www.fondazioneteatrodellapergola.it.

 

GENOVA
Teatro Carlo Felice. Romeo e Giulietta, balletto in tre atti sulla musica di S. Procof’ ev (dal 23 al 28 marzo). J.L. Tingaud dirige l’Orchestra del Carlo Felice e la mezzosoprano S. Ganassi sulle musiche di H. Berlioz (il 31 marzo). M. Brunello dirige il pianista L. Geniusas e l’orchestra del teatro sulle musiche di J. Brahams e S. Rachmaninov (il 21 maggio). Turandot di G. Puccini, per la regia di G. Montaldo (dal 19 aprile al 12 giugno). Passo Montale 4. Contatti: tel. 01053811, www.carlofelice.it.

 

NAPOLI
Teatro di San Carlo. I masnadieri di G. Verdi, è diretta da N. Luisotti per la regia di G. Lavia (dal 21 al 31 marzo). La Bohéme di G. Puccini è diretta da A. Battistoni per la regia di L. Amato (dal 18 al 31 maggio). Via San Carlo 98F. Contatti: tel. 0817972111, lettere@teatrosancarlo.it.
Teatro Mercadante. Trovarsi di L. Pirandello, con M. Melato, per la regia di L. Ronconi (dal 21 marzo al 1 aprile). Ferito a morte è uno spettacolo di G. La Capria, interpretato da M. Rigillo, per la regia di C. Di Palma (dall’11 al 22 aprile). Piazza Municipio. Contatti: tel. 0815510336, info@teatrostabilenapoli.it.

 

PADOVA
Teatro Verdi. The History Boys, di A. Bennett, diretto e interpretato da E. De Capitani e F. Bruni, una commedia ambientata in un college inglese durante la fine dell’anno scolastico (dal 10 al 15 aprile). Cercando Picasso, uno spettacolo di A. Calenda, con G. Albertazzi e la Martha Graham Dance Company, dedicato al grande pittore del Novecento (dal 17 al 22 aprile). Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà, di A. Punzo, uno spettacolo che vede protagonisti i grandi personaggi della storia del teatro animarsi e uscire dai propri ruoli (dall’8 al 13 maggio). Via dei Livello 32. Contatti: tel. 04987770213, www.teatrostabileveneto.it. Video

 

ROMA
Teatro Eliseo. Così è (se vi pare) di L. Pirandello, è diretto da M. Placido con G. Lojodice, P. Micol e L. Virgilio (dal 10 al 29 aprile). Le allegre comari di Winsor di W. Shakespeare, diretto da F. Grossi, con L. Gullotta (dal 4 al 13 maggio). Per la strada di L. Sastri chiude un ciclo di spettacoli dedicati a Napoli, dove canzoni della tradizione napoletana si uniscono a danze e racconti sulla città (dal 15 al 27 maggio). Via Nazionale 183. Contatti: tel. 0648882114, www.teatroeliseo.it.
Teatro Argentina. Nora alla prova da “Casa di bambola” è lo spettacolo di L. Ronconi con M. Melato, tratto dal dramma di H. Ibsen (dal 13 marzo al 1 aprile). The Coast of Utopia di T. Stoppard, è diretta da M.T. Giordana (dal 10 al 29 aprile). La commedia di Orlando, liberamente tratto dal romanzo di V. Woolf, diretto da E. Giordano, con I. Ragonese (dal 4 al 20 maggio). Largo di Torre Argentina 52. Contatti: tel. 06684000308, www.teatrodiroma.it.

Nel mondo

MADRID
Teatro Real. Les ballets C de la B, compagnia di danza del Belgio di A. Platel, esegue lo spettacolo C(h)oeurs e con la loro forte espressività interpretano il disagio e il percorso dell’integrazione dell’individuo nel gruppo; musiche di G. Verdi e R. Wagner (dal 12 al 26 marzo). L’Orfeo è uno spettacolo ispirato all’opera di C. Monteverdi; dirige N. Achten (dal 24 al 28 marzo). I due Figaro, melodramma buffo in due atti di S. Mercadante, con la direzione di R. Muti (dal 25 marzo al 1 aprile). Cyrano de Bergerac di F. Alfano, è diretta da P. Halffter Caro, nella nuova produzione del Teatro Real (dal 10 al 22 maggio). Rienzi, opera di R. Wagner, diretta da A. Pérez (dal 21 al 27 maggio). Plaza de Isabel II. Contatti: info@teatro-real.com.

 

NEW YORK
Gerald Schoenfeld Theater. Gore Vidal’s The Best Man è lo spettacolo teatrale scritto da G. Vidal nominato nel 1960 a sei Tony Awards e oggi interpretato da E. McCormack, per la regia di M. Wilson: protagonisti due candidati alla presidenza Usa, spietati, ambiziosi e pronti a tutto per ottenere la più importante carica politica americana (dal 1 aprile). 236 West 45th Street. Contatti: www.newyorkcitytheatre.com.

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