Robert Johnson

Obama: un nuovo inizio?

da ''The New York Review of Books''
POLITICA INTERNAZIONALE. Il discorso pronunciato da Obama l’8 settembre 2011 può essere considerato l’inizio della sua nuova campagna elettorale: pare che egli sia seriamente interessato a volgere lo sguardo alle classi meno abbienti e a svolgere una politica incentrata sulla ripresa economica e sulla riduzione della disoccupazione. Sarà questa la strategia migliore per riacquistare la credibilità che i cittadini americani pare abbiano perso? E quale sarà lo scotto da pagare?

Lo schietto discorso del presidente Obama sull’occupazione è stato pronunciato l’8 settembre davanti al Congresso in uno scenario per lui quasi impossibile. La fiducia dei cittadini nel governo è ai minimi termini e molta gente crede che ai funzionari eletti non importi nulla di loro. Dai tempi dei salvataggi pubblici da parte delle istituzioni finanziarie e delle laute buonuscite pagate ai dirigenti di società fallite, siamo entrati in un’atmosfera quasi surreale che ricorda le conseguenze della crisi finanziaria europea del 1931. Molti cittadini hanno perso la fiducia al punto da non credere che il governo abbia la capacità di far fronte ai loro bisogni. Sebbene i nostri sistemi di comunicazione, le scuole e altre infrastrutture siano in uno stato deprecabile, i cittadini non credono assolutamente che le tasse che pagano saranno impiegate per rimetterle in sesto. In sostanza, mentre l’America declina rapidamente, c’è un diffuso timore che Washington sia indifferente al suo destino.

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