Calendario Arte – Marzo 2012

Reportage fotografici nel Settecento

C’è stato un momento in Europa in cui circolavano troppi quadri firmati “Canaletto”, tanto che il famoso pittore di vedute, allora residente a Londra, venne accusato di essere in realtà suo nipote, Bernardo Bellotto (1722-1780), e di spacciarsi per Canaletto. In effetti all’epoca Bellotto firmava le sue opere utilizzando il nome del noto zio. Canaletto reagì invitando tutti pubblicamente, sul ‘Daily Advertiser’, nel 1748 e nel1751, aosservarlo dipingere nel suo atelier, per toccare con mano la differenza con lo stile del nipote. Differenza che, tutto sommato, non doveva essere poi così evidente: già da tempo era emerso lo straordinario talento di Bellotto, apprendista presso Canaletto, bravo a tal punto da essere allontanato dalla bottega.
La mostra a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, Bernardo Bellotto, il Canaletto delle corti europee (aperta fino al 15 aprile), con oltre sessanta opere ripercorre la sua carriera artistica. Da giovane pittore di vedute, Bellotto era destinato a diventare uno degli artisti più ammirati e contesi delle corti europee: viaggiò molto ed ebbe committenze prestigiose; da Venezia si trasferì presso le corti di Dresda, Vienna, Monaco e infine nella stimolante Varsavia di re Stanislao Augusto. Da vero fotoreporter ante litteram, Bellotto dipingeva vie, piazze, palazzi, con una precisione lenticolare: le sue architetture erano le vere protagoniste dei dipinti, troneggiavano superbe in un’atmosfera cristallina, ed erano rese vive da deliziose scene di genere.
Sono proprio questi i soggetti tipici del vedutismo, genere di cui Bellotto è degno rappresentante. Venne introdotto nel Seicento da artisti stranieri giunti in Italia: riportare su tela, fedelmente, i panorami, le vie e le piazze delle città, nonché le spettacolari rovine antiche, era per loro un modo di fissare in eterno ciò che stavano ammirando. Alcuni artisti italiani iniziarono a specializzarsi in questo genere che soprattutto nel Settecento ebbe gran successo, sia per la diffusione della mentalità illuminista, che ben si conciliava con rappresentazioni esatte e precise della realtà, sia per la consuetudine ormai largamente praticata del Grand Tour. Vero must del periodo, il Grand Tour era il viaggio di formazione nelle capitali europee della cultura che ogni giovane nobile, ogni ricco borghese, ogni artista e ogni scrittore avrebbe dovuto fare, e che ovviamente alimentò la produzione e il mercato di quadri di vedute. Di conseguenza la tecnica di realizzazione si perfezionò: i quadri riproducevano squarci di città sempre più audaci e riportavano infiniti dettagli con la chiarezza e la fedeltà di una fotografia (non a caso i vedutisti facevano uso della camera ottica, l’invenzione alla base della riproduzione fotografica). Canaletto in primis, ma anche Carlevarijs, Guardi, Marieschi, si specializzarono in questo genere, e a tutti loro la mostra di Conegliano dedica la sua sezione finale. Fra questi, Bellotto fu uno dei più ammirati, benché viva oggi troppo spesso all’ombra del più celebre Canaletto; conferma della sua abilità, fra l’altro, l’utilizzo che è stato fatto dei suoi quadri sulla meravigliosa Varsavia di fine Settecento per la ricostruzione della città stessa dopo la seconda guerra mondiale. Video

 Italia

LA SPEZIA
Divine pitture. Dipinti e codici miniati dal XIV al XVI secolo provenienti dalla collezione di Amedeo Lia offrono uno spaccato dei gusti di questo collezionista e una testimonianza suggestiva dell’arte sacra del periodo. Sono presenti opere di Benozzo Gozzoli, Fernandez Alejo e un suggestivo Libro d’Ore della bottega di Beato Angelico. Fino al 3 giugno. Museo Civico Amedeo Lia, via del Prione 234. Contatti: tel. 0187731100.

 

MANTOVA
Vincenzo Gonzaga. Il fasto del potere. Ottanta opere, tra gioielli, dipinti, armature, incisioni, tessuti, per lo più inediti, delineano la figura di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato dal 1587 al 1612, e offrono una panoramica sulla sua corte, una delle più fastose d’Europa. Fino al 10 giugno. Museo Diocesano Francesco Gonzaga, piazza Virgiliana 55. Contatti: tel. 0376320602, www.vincenzogonzaga.it.

PRATO
Mario Mariotti. Prima mostra dedicata all’artista in un museo, vede esposte opere, oggetti, documenti, pubblicazioni, memorie di una delle personalità più poliedriche e vivaci del panorama artistico contemporaneo, fiorentino e non solo: dopo la chiusura della sua bottega, l’archivio è stato spostato al Centro Pecci di Prato e qui è stato realizzato il percorso attraverso la vita e l’attività dell’artista. Fino al 30 aprile. Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, viale della Repubblica 277. Contatti: tel. 05745317, www.centropecci.it. Video

 

RAVENNA
Miseria e splendore della Carne. Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon… Trestori e la grande pittura europea. Il critico d’arte milanese Trestori è il protagonista di questa mostra, che vede esposti i grandi artisti da lui studiati e amati: da Manzù, Matisse, Morlotti, a Courbet e Géricault, dagli approfondimenti e le riscoperte sulla pittura di realtà in Lombardia del Cinque e Seicento (Moroni, Ceresa, Fra Galgario), ai “manieristi” lombardo-piemontesi (Cerano, Morazzone, Tanzio da Varallo) fino alla sua passione, ovvero Caravaggio. Opere per la maggior parte scelte o possedute dallo stesso critico che tracciano il suo percorso professionale e personale. Fino al 17 giugno. MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, via di Roma 13. Contatti: tel. 0544482017, www.museocitta.ra.it.

 

ROMA
Lux in arcana. L’Archivio Segreto Vaticano si rivela. Cento fra i documenti più significativi della storia della Chiesa, dal VIII al XX secolo, fra cui il Dictatus Papae, gli atti del processo a Galilei e la bolla di deposizione di Federico II, finora inaccessibili, vengono esposti per la prima volta in questa straordinaria mostra arricchita da elementi multimediali e ideata per il IV Centenario dell’Archivio Segreto Vaticano. Fino al 9 settembre. Musei Capitolini, piazza del Campidoglio. Contatti: tel. 060608, www.luxinarcana.org. Video
Re-Cycle, strategie per l’architettura, la città e il pianeta. Riciclo a 360°: dalla High Line newyorkese di James Corner e DS+R, ai dischi di Jimi Hendrix incisi sulla lastra di un cranio fratturato nella Russia della Guerra Fredda, dal progetto di Lacaton & Vassal per la trasformazione del Palais de Tokyo a Parigi, ai filmati di Blob che riusano spezzoni di materiale televisivo, e molto altro. Oggetti, disegni, progetti, video e altri materiali tracciano e descrivono il significato e le possibilità del riciclo in arte e architettura. Fino al 29 aprile. MAXXI, via Guido Reni 4a. Contatti: tel. 063225178, www.fondazionemaxxi.it. Video

 

UDINE
Hic sunt leones. Esploratori, geografi e viaggiatori tra Ottocento e Novecento. Dal Friuli alla conoscenza dei Paesi extraeuropei. Il viaggio tra Otto e Novecento: come si svolgeva, come era vissuto, quali erano le sue caratteristiche e quale l’equipaggiamento più adatto da portare? Un percorso attraverso i grandi viaggi realizzati dai più famosi esploratori friulani nei Paesi extraeuropei. Fino al 15 aprile. Ex Chiesa di San Francesco, largo Ospedale Vecchio 1. Museo Friulano di Storia Naturale, via Marangoni 39-41. Contatti: tel. 0432584711, info.mfsn@comune.udine.it.

 

Nel mondo

BERLINO
Italiens. Arte giovane in ambasciata. Innovativo progetto culturale ideato dall’ambasciata italiana di Germania e l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino che valorizza i giovani artisti italiani trasferiti nella capitale tedesca per lavorare: per due anni, a cicli semestrali, l’ambasciata ospiterà un’esposizione permanente contemporanea, che dialogherà e si fonderà con le sale del palazzo, con la sua storia e la sua attività. Fino al 7 maggio. Ambasciata italiana, Tiergartenstrasse 22. Contatti: eventi.berlino@esteri.it.

 

PARIGI
Rodin. La mostra è dedicata al famoso scultore francese Auguste Rodin e ai suoi, poco noti, disegni; oltre trecento sono i pezzi esposti, realizzati dall’artista durante gli ultimi trent’anni di attività: il disegno (soprattutto a penna e ad acquerello) fu la tecnica predominante della fase finale della sua vita. Fino al 1 aprile. Musée Rodin, Hôtel Biron, 77 rue de Varenne. Contatti: www.musee-rodin.fr.

SAN FRANCISCO
The Cult of Beauty: The Victorian Avant-Garde, 1860-1900. La mostra esplora l’aesthetic movement dell’Inghilterra del secondo Ottocento, nella quale gli artisti iniziarono a voler ricercare una nuova idealizzazione dell’arte e della bellezza, dai Preraffaelliti (Rossetti, Brune-Jones e Morris) fino ai protagonisti della letteratura (Oscar Wilde) e delle arti decorative. Fino al 17 giugno 2012. Fine Arts Museums, 100 34th Avenue, at Clement Street. Contatti: www.famsf.org.

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