Febbraio
A cura di Irene Pratesi
I giovani artisti che, in pieno Ottocento, si apprestavano ogni anno a superare la dura selezione per essere esposti al Salon di Parigi erano pieni di speranze: partecipare all’evento significava affermarsi a livello nazionale. Ma quale fu l’atteggiamento di una così importante sede verso le nuovi correnti artistiche che stavano allora emergendo? In realtà, nonostante si stesse consolidando la cultura del Positivismo, il Salon si oppose ai nuovi movimenti artistici che a essa si rifacevano, il Realismo e il successivo Impressionismo, inserendo nelle sue rassegne solo opere legate allo stile “ufficiale” e consolidato da tempo, quello raffaellesco, romantico e accademico. Per questo motivo Courbet, nel 1855, vide stroncate dalla giuria le sue opere realiste. Senza perdersi d’animo, decise di opporsi e allestì una mostra “alternativa”, il Pavillon du Réalisme, dove espose tutte le opere rifiutate come le sue: fu l’inizio di una controversia fra vecchio e nuovo che si evolse negli anni e si concluse solo un paio di decenni dopo. Infatti già nel 1863, all’atteggiamento di chiusura del Salon si oppose lo stesso Napoleone III, istituendo il Salon des Refusés, che accolse le 4000 opere che erano state escluse dalla mostra quell’anno (fra cui il capolavoro di Manet, La colazione sull’erba). Mentre gli accademici e romantici Bouguereau e Carrière si godevano gli ultimi momenti di gloria al Salon, il Realismo e l’Impressionismo si diffondevano per altre vie. Pochi anni dopo, fu inevitabile che la cultura ufficiale aprisse le porte alle nuove tendenze ormai consolidate. Come scrive Frédéric Chevalier in un articolo del 1877, «l’Impressionismo ha finito per entrare nel Salon ufficiale»: il periodo di rivalità fra vecchio e nuovo, ufficiale e alternativo, corretto e osceno si stava chiudendo. La pittura della realtà, dell’attimo, della percezione cromatica e luminosa venne considerata per il suo reale valore storico e artistico. Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon è la mostra allestita nel Palazzo Sismondo di Rimini (aperta fino al 6 marzo) che mette a confronto gli artisti e le opere protagonisti di questa turbolenta esperienza, Per sottolineare tutte le differenze, è stato pensato un allestimento di tipo tematico, con 96 opere esposte suddivise per soggetto, in tre sezioni: “Volto, corpo e figure”, la prima, “Nature sospese”, cioè le nature morte, la seconda, e infine “Lo specchio della natura”, il paesaggio. Vedere affiancate opere che trattano il medesimo tema con stili così diversi permette di capire la profonda spaccatura che si verificò fra due tendenze: gli eterei corpi di ninfe e dee di Bouguereau e i dettagliati ritratti di Henner e Carolus-Durand si oppongono ai contadini, alle spigolatrici e alle prostitute di Manet, Cezanne, Monet, Renoir, Gauguin. Per non parlare della pittura di paesaggio, che più di tutte incarna l’idea impressionista di en plain-air, di presa diretta del reale. La mostra vuole anche celebrare “gli anni meravigliosi” della Parigi di metà Ottocento; a questo fine l’allestimento offre allo spettatore la possibilità di immergersi “fisicamente” nell’ambiente parigino del XIX secolo sia esponendo fotografie d’epoca dei Salon sia, nella prima sala, riproducendo il tipico allestimento dell’evento francese, con i velluti rosa alle pareti e i tappeti a ornare i pavimenti dell’ambiente. Parigi viene evocata come la città culturalmente vitale e ricca di fermenti che fu.
Ninfe contro spigolatrici
In Italia
BRESCIA
Matisse. La seduzione di Michelangelo. Il percorso artistico di Matisse viene accostato a quello Michelangelo: entrambi, seppur lontani nel tempo e nel linguaggio, ebbero un punto di ricerca comune: la sintesi tra colore e scultura. Fino al 12 giugno. Museo di Santa Giulia, via dei Musei 55, Tel. 0302400640.
FIRENZE
Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci. I Ghirlandaio, il cui capostipite fu il famoso Domenico, hanno contribuito a diffondere il linguaggio rinascimentale in Toscana e oltre: questa mostra, che è stata organizzata in più sedi fra Firenze e Scandicci, ripercorre i grandi nomi e le opere della famiglia e della bottega da essi fondata. Fino al 1 maggio. prenotazioni@cscsigma.it.
Tel. 0552340742.
GENOVA
Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse. Un percorso nelle opere dei grandi pittori del XIX secolo, che hanno immortalato nelle loro tele la costa francese e l’entroterra provenzale in un connubio magico di colori. Fino al 5 maggio. Palazzo Ducale, piazza Giacomo Matteotti 9.
Tel. 0105574064.
LEGNANO (MILANO)
Rodin, le origini del genio (1864-1884). La mostra celebra l’opera dell’artista che ha rivoluzionato la scultura moderna: assieme alle sue più famose fusioni, sono per la prima volta esposti i delicati gessi da cui venivano realizzati i bronzi e diciannove dipinti dal Musée Rodin. Fino al 20 marzo. Palazzo Leone Da Perego, via Gilardelli 10. Tel. 0331471335.
MILANO
Versailles. Vengono esposte trentacinque fotografie di Robert Polidori, che per venticinque anni ha seguito e documentato i restauri della reggia di Versailles; le sue foto valorizzano l’intimità delle stanze e penetrano nell’anima di chi le ha vissute nei secoli. Fino al 27 marzo. Galleria Carla Sozzani, corso Como 10. Tel. 02653531.
MODENA
Lo spazio del sacro. Un viaggio nel tema del sacro, fatto attraverso le opere di artisti contemporanei di fama internazionale, anche molto diversi fra loro. Fino al 6 marzo. Galleria Civica, Palazzo Margherita, corso Canalgrande 103. Tel. 0592032911.
ROMA
Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700. La riscoperta dell’arte classica nella Roma del Settecento, quando la città divenne un vitale crocevia di intellettuali e artisti giunti a riscoprire la grandezza dell’Antico. Fino al 6 marzo. Palazzo Sciarra Colonna, via Marco Minghetti 22. Tel. 0695557514.
ROVERETO (TRENTO)
Conceptual Art. The Panza Collection. Le opere di arte concettuale, di proprietà di Giuseppe Panza di Biumo, noto collezionista americano, vengono esposte per la prima volta in Italia al museo di Rovereto. Fino al 27 febbraio.MartRovereto, corso Angelo Bettini 43. Tel. 800397760.
TORINO E RACCONIGI (CUNEO)
Vittorio Emanuele II. Il Re galantuomo. La mostra, organizzata in due sedi, espone oltre 200 opere fra dipinti, sculture, documenti d’epoca, uniformi, che si integrano perfettamente con gli arredi dei due palazzi, per sviluppare un percorso nella vita istituzionale e privata di Vittorio Emanuele II. Fino al 13 marzo. Palazzo Reale, piazzetta Reale, tel. 0114369213. Castello di Racconigi, via Morosini 3, tel. 017284005.
TREVISO
Il pittore e la modella, da Canova a Picasso. Il rapporto fra la donna e l’arte, la donna e l’artista e il ruolo della musa ispiratrice: un percorso tematico dal Romanticismo fino a Munch, Picasso e perfino Hugo Pratt, per comprendere l’importanza del ruolo femminile nella vita e nell’opera dei grandi artisti dell’Otto e Novecento.Fino al 13 marzo. Casa dei Carraresi, via Palestro 33. Tel. 0422513150.
UDINE
Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento. La pittura del Nord Europa nel XIX secolo viene per la prima volta celebrata in Italia con una mostra che vede riuniti 130 dipinti provenienti dai musei scandinavi e con un’intera sezione dedicata al più importante artista di questa regione geografica: Edvard Munch (1863-1944). Fino al 6 marzo. Villa Manin, Centro d’Arte Contemporanea, piazza Manin 10. Tel. 0432821211.
Nel Mondo
BERLINO
Wegbereiter der Ägyptologie Carl Richard Lepsius. 1810-1884. La mostra è dedicata a Lepsius, archeologo famoso per i suoi studi sulla scrittura dell’antico Egitto. Sono esposti reperti della sua collezione, che guidano il visitatore nel complesso mondo dell’egittologia. Fino al 20 marzo. Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Bodestraße 4. aemp@smb.spk-berlin.de.
LONDRA
Anish Kapoor. Turning the World Upside Down. Kensington Garden ospita alcune grandi sculture da esterno del celebre artista Anish Kapoor (Bombay, 1954), le quali, con le loro suggestive superfici in acciaio curve, riflettono la luce e i colori lasciando che lo spettatore si immerga in uno spazio “altro”.Fino al 13 marzo. Kensington Garden. Tel. +4402072625484.
MADRID
Jean-Luc Mylayne. Trazos del cielo en manos del tiempo. Le foto di Mylayne hanno come soggetti gli uccelli, ripresi nel loro habitat naturale; realizzate in tempi lunghi, risultano scenografiche, molto ben studiate in ogni minimo particolare e con esse il fotografo vuole trasmettere il suo profondo legame con la natura. Fino al 4 aprile. Palacio de Velázquez. Parque del Buen Retir. info@museoreinasofia.es.
NEW YORK
Stieglitz, Steichen, Strand. Sono più di cento le fotografie esposte al Metropolitan per celebrare tre artisti fondamentali del primo Novecento: Stieglitz (1864-1946), fondatore di ‘Camera Work’, Steichen (1879-1973) e Strand (1890-1976).Fino al 10 aprile. “Our Future Is In The Air”: Photographs from the 1910s. Le foto esposte in questa mostra, tutte realizzate all’inizio del Novecento da importanti artisti, celebrano l’ottimismo che le nuove tecnologie (aerei, automobili, ma anche le prime macchine fotografiche) diffusero fra le persone all’inizio dello scorso secolo. Fino al 10 aprile. The Metropolitan Museum of Art, 1000 Fifth Ave. at 82nd St. education@metmuseum.org.