Calendario Arte – Febbraio 2012

La luce dipinta

Scrive il Vasari che quando venne indetto il concorso per la decorazione della Scuola Grande di San Rocco a Venezia, nel 1564, chi si aggiudicò il prestigioso incarico fu un pittore che stupì tutti consegnando non, come richiesto, il disegno preparatorio del progetto, bensì una tela già compiuta e definitiva, pronta per essere inserita in sede: questa spavalderia, la rapidità d’esecuzione e il suo straordinario talento confermarono Tintoretto come uno dei pittori più capaci e innovativi del momento. Figlio di un tintore di stoffe, si formò nella ricca e vitale Venezia del Cinquecento, all’epoca punto di incontro di artisti provenienti da tutta Italia. Tintoretto fece propria la tecnica, ripresa dai suoi illustri predecessori Tiziano e Giorgione, della pittura tonale, dove protagonista è il colore che dà forma, volume e luce a tutto il dipinto, e la unì alla grandiosità del disegno michelangiolesco. E andò oltre: egli dipingeva la luce. Le sue opere, spesso di dimensioni notevoli, sono affollate di personaggi, possenti e in movimento continuo, resi vivi dalla luce: questa guizza sulle superfici, creando sprazzi e bagliori che, col passare degli anni, diventano i veri protagonisti dei dipinti e formano essi stessi le immagini. Da vero regista, Tintoretto studiava le composizioni e gli effetti luminosi tramite piccole scenografie teatrali animate da statuette, che riproducevano quanto egli avrebbe poi dipinto. Punti luminosi abbaglianti, quasi trascendentali, che formano filamenti e raggi di una modernità impensabile, e che trasmettono la smania e il bisogno del pittore di sfogare l’inquietudine che tormentava il suo animo: è facile immaginarselo di fronte a un’enorme tela, che in maniera irruenta dipinge animati gruppi di figure, fasci di luce e ambienti quasi surreali. Proprio per questo si era aggiudicato la fama di pittore rapidissimo, capace di lavorare molto e bene, senza talvolta chiedere soldi (il suo bisogno di esprimersi era talmente impellente da superare perfino quello di denaro).
Drammatici, ricchi di vita e movimenti enfatizzati, caratterizzati da scorci prospettici quasi illusionistici, i suoi dipinti sono finalmente protagonisti di una retrospettiva, allestita magistralmente alle Scuderie del Quirinale, nonostante le difficoltà legate alle loro dimensioni. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e da Giovanni Morello, viene “raccontata” dalla scrittrice Melania Mazzucco lungo le tre sezioni tematiche. Scelta intelligente, quella delle sezioni tematiche, perché dà l’occasione al visitatore di conoscere Tintoretto nei suoi aspetti più diversi: dalla spettacolare sezione dell’arte sacra (il linguaggio teatrale, drammatico e intensamente spirituale del pittore era l’ideale per la Chiesadella Controriforma), che ospita i capolavori Il miracolo dello schiavo, Santa Maria Egiziaca, Santa Maria Maddalena, Gesù tra i dottori, Madonna dei Tesorieri, Il trafugamento del corpo di San Marco e l’originale confronto fra le due Ultime Cene da lui realizzate a distanza di cinque anni, alla sezione dei ritratti e a quella dei soggetti mitologici, rappresentati con delicatezza e intensità emotiva.
La mostra sarà aperta dal 25 febbraio al 10 giugno e, attraverso i temi fondamentali della poetica di Tintoretto, mette in contatto con una delle personalità più inquiete del Cinquecento italiano.

In Italia

AOSTA
Andy Warhol. Dall’apparenza alla trascendenza. Settanta opere del maestro dell’arte pop, realizzate tra il ’57 e l’87 e provenienti da prestigiose sedi, introducono all’attività del poliedrico artista: vengono esposti pezzi unici, serigrafie, opere di grafica e altre importanti realizzazioni. Fino all’11 marzo. Centro Saint-Bénin, via Bonifacio Festaz 27. Contatti: tel. 0165272687, www.regione.vda.it.

CENTO (FERRARA)
Il fascino della terracotta. Cesare Tiazzi (1743-1809), uno scultore tra Cento e Bologna. Scultore di talento, Cesare Tiazzi riceve degna attenzione in questa mostra, che descrive la sua opera e offre una panoramica sulla lavorazione della terracotta nel Settecento e Ottocento nel bolognese. Fino all’11 marzo. Pinacoteca Civica di Cento, via Matteotti 18. Contatti: http://guercino.comune.cento.fe.it/.

FIRENZE
Paths Of The Destroyer. La prima personale in Italia dell’artista neozelandese Pete Wheeler: vengono esposte opere realizzate appositamente per l’evento, dipinti di grande formato che illustrano situazioni e ambienti evocativi e surreali, oltre a un’istallazione luminosa, disegni e sculture. Fino al 17 marzo. Galleria Poggiali e Forconi, via della Scala 29. Contatti: www.poggialieforconi.it.

Figli d’Italia. Gli Innocenti e la nascita di un progetto nazionale per l’infanzia (1861-1911). Fotografie e documenti ripercorrono la vicenda storica legata allo Spedale degli Innocenti: istituto di accoglienza di bambini abbandonati, chiuso nel 1875. Fino al 18 marzo. Museo degli Innocenti, piazza della Santissima Annunziata 12. Contatti: www.istitutodeglinnocenti.it.
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REGGIO CALABRIA
Antichi telai e nuove griffe. L’arte della tessitura dal ’400 al 2000. Un’antica arte che fu determinante per l’economia della penisola a partire dal Quattrocento, la tessitura, viene presentata in questa mostra che accosta antichi manufatti e costumi dell’Ottocento alle ultime novità proposte dalle aziende locali. Fino al 30 giugno. Archivio di Stato, via Lia Casalotto. Contatti: www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it.

ROMA
Leonardo e Michelangelo. Capolavori della grafica e studi romani. Leonardo e Michelangelo a confronto: sessantasei disegni illustrano l’attività romana dei due maestri del Rinascimento, con particolare riferimento agli interessi e ai campi di ricerca di entrambi. Fino al 12 febbraio. Palazzo Caffarelli, Musei Capitolini, piazzale Caffarelli 1. Contatti: www.museicapitolini.org.
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Icone russe. Quaranta icone, di notevole qualità artistica, del Museo delle Icone Russe di Mosca vengono esposte in questo percorso nell’antica arte del Paese attraverso i secoli. Fino al 12 febbraio. Castel Sant’Angelo, lungotevere Castello 50. Contatti: www.castelsantangelo.com.

A Oriente: città, uomini e dei sulle Vie della Seta. Le Aule delle Terme di Diocleziano vengono eccezionalmente aperte al pubblico e adibite a sala espositiva per accogliere questa mostra, che documenta quanto le più importanti religioni delle Vie della Seta (Buddhismo, Cristianesimo e Islamismo) siano sempre state collegate fra loro e in molti casi abbiano convissuto nelle stesse aree: un percorso multimediale (visivo, sonoro ed emotivo) lungo la via che dal II secolo a.C. al Trecento fu teatro di scambi economici e anche culturali. Fino al 26 febbraio. Museo delle Terme di Diocleziano, via Enrico De Nicola 79. Contatti: tel. 0639967700.
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 TREVISO

Manciù. L’Ultimo Imperatore. Sontuosi abiti di imperatori e imperatrici, calzature, gioielli, oggetti di arte applicata e di artigianato di elevata qualità artistica raccontano la storia della dinastia cinese dei Manciù, dalla salita al potere nel 1644, fino al Novecento, con l’ascesa al trono di Pu Yi, l’imperatore bambino protagonista del film di Bertolucci L’Ultimo Imperatore. Fino al 13 maggio. Casa dei Carraresi, via Palestro 33. Contatti: www.laviadellaseta.info.

VENEZIA
Omaggio a Lorenzo Lotto. I dipinti dell’Ermitage alle Gallerie dell’Accademia. Le due opere di Lorenzo Lotto custodite nel museo russo vengono messe a confronto con altri importanti capolavori del pittore cinquecentesco, per ricostruire la sua vicenda artistica e comprendere il suo linguaggio complesso. Fino al 26 febbraio. Gallerie dell’Accademia, Campo della Carità. Contatti: tel. 041 5200345.

 

Nel Mondo

BERLINO
Conceptual tendencies 1960s to today. Le tappe fondamentali dell’arte concettuale dagli anni Sessanta a oggi vengono ripercorse nella mostra berlinese attraverso opere di varia natura, dai dipinti, ai video, fino alle istallazioni, appartenenti alla collezione Daimler. Fra gli artisti in mostra: Alberto Mertz, Joseph Kosuth, André Cadere, Daniel Buren, Olivier Mosset, Arakawa o Dan Graham. Fino al 18 marzo. Daimler Chrysler Contemporary Haus Huth, Alte Potsdamer Strasse 5.

MONACO
Egon Schiele. Egon Schiele, uno dei protagonisti dell’Espressionismo tedesco, e la sua visione filosofica del mondo: una vasta selezione di disegni e acquerelli della Albertina di Vienna introducono temi quali la crisi dell’identità del singolo e il ruolo dell’artista nella società, e sono accostati agli scritti dello stesso autore, cosicché viene ricostruito a trecentosessanta gradi il suo pensiero e tracciata una panoramica delle tematiche più importanti del primo Novecento. Fino al 4 marzo. Städtische Galerie im Lenbachhaus Luisenstrasse 33. Contatti: www.lenbachhaus.de.

NEW YORK
Diego Rivera. Il pittore e muralista messicano Diego Rivera (1886-1957) è protagonista di questa mostra: vengono riproposte le opere (fra cui i cinque “murales portatili”) che furono presentate nella mostra a lui dedicata nel 1931-1932 sempre dal museo newyorkese, assieme ai disegni preparatori dei murales realizzati per l’Empire State Building di New York e per altre strutture della città, e a documenti che ripercorrono la vita e le opere di questo importante artista. Fino al 14 maggio. The Museum of Modern Art (MoMA), 11 West 53 Street. Contatti: www.moma.org

 

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