In Italia:
FIRENZE
La fortuna dei primitivi. Seconda mostra accolta e organizzata dalla Galleria dell’Accademia nell’ambito di Firenze 2014. La mostra è dedicata a un fenomeno storico culturale che ebbe luogo tra il ‘700 e l’800 in Italia, ovvero la nascita del collezionismo della produzione artistica dei cosiddetti “Primitivi”. La mostra, a cura di Angelo Tartuferi e Gianluca Tormen è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria dell’Accademia, la Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Fino all’8 dicembre, Galleria dell’Accademia, Via Bettino Ricasoli. Contatti: Tel. 055 290383, ufficiostampa@operalaboratori.com
MILANO
Marc Chagall. Una retrospettiva (1908-1985). La più grande retrospettiva mai dedicata in Italia a Marc Chagall. Oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, guideranno i visitatori, da Le petit salon (1908), suo primo quadro, fino alle ultime monumentali opere degli anni ’80 del Novecento. Il percorso espositivo accosterà spesso per la prima volta opere provenienti da collezioni private in alcuni casi inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo. Il tema dell’esposizione è centrato su una nuova interpretazione del linguaggio di Chagall, la cui vena poetica si è andata costruendo nel corso del Novecento attraverso la commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee: dall’originaria cultura ebraica a quella russa, fino all’incontro con la pittura francese delle avanguardie. Dal 17 settembre. Palazzo Reale, Piazza del Duomo. Contatti: www.comune.milano.it/palazzoreale
ROMA
Andy Warhol. Dalla collezione di Peter Brant. Dopo essere passata con successo a Palazzo Reale, l’esposizione dedicata al maestro della Pop Art arriva al Museo del Corso di Roma. Sfileranno nelle sale del Museo le opere dell’artista provenienti dalla collezione Peter Brant, ripercorrendo per tappe la carriera di uno degli artisti più rappresentativi del ‘900 americano. Fino al 28 settembre, Palazzo Cipolla, Via del Corso. Contatti: 0698373328
Nel mondo:
PARIGI
Jean-Baptiste Carpeaux. Alla luce della sua breve e folgorante carriera, concentrata in una quindicina di anni, nonché dell’intenso, appassionato e accanito lavoro sui soggetti che scelse o che gli furono commissionati (il padiglione di Flora del Louvre, La Danza per il Teatro dell’Opera Garnierdi Parigi), lo scultore Jean-Baptiste Carpeaux (1827-1875) rappresenta una delle più emblematiche incarnazioni dell’ideale romantico dell’artista maledetto. Questa retrospettiva a lui dedicata (la prima dal 1975) intende esplorare l’opera contrastata di una figura centrale della scultura francese della seconda metà del XIX secolo, che, a detta di Alexandre Dumas, sembrava «più vivo della vita stessa». Fino al 30 settembre, Musée d’Orsay, Rue de la Légion d’Honneur. Contatti: Tel. +33140494814
LONDRA
British Folk Art. Mostra dedicata alle straordinarie e sorprendenti opere di alcuni artisti britannici. Immersi nella tradizione e spesso creati da artisti e artigiani autodidatti, i soggetti, spesso umili ma ugualmente degni di nota, includono in queste opere praticamente di tutto: dalle polene delle navi, alle stravaganti insegne dei negozi. Troverete una complessa scultura di un galletto, fatta di ossa di montone risalente alla guerra napoleonica, una caricatura di Re Alfred fatta con della paglia, un misterioso “dio in bottiglia”, così come rudimentali dipinti, vassoi di metallo impreziositi da frammenti di stoviglie e tanto altro ancora. L’esposizione mostra l’energia, la varietà e e la stravaganza dell’arte folk britannica. Fino al 31 agosto. Tate Britain, Millbank, London SW1P 4RG. Contatti: visiting.britain@tate.org.uk
NEW YORK
Diane Arbus’s Jewish Giant. Il Jewhish Museum di New York continua con l’esposizione Masterpieces & Curiosities: Diane Arbus’s Jewish Giant la nuova serie di mostre incentrate su singole opere di fama internazionale appartenenti alla raccolta museale. La rassegna si concentra questa volta sulla vicenda di Eddie Carmel. Figlio di una coppia di ebrei emigrati a New York da Tel Aviv, la vita di Carmel proseguì tranquilla fino all’età di quindici anni, quando cominciò a soffrire di una forma di acromegalia, una malattia che comporta una crescita estrema degli arti. Arrivato all’altezza 268 cm, per Carmel fu impossibile avere una vita normale, e decise così di entrare nel mondo dello spettacolo, lavorando come attore in film di serie B. Eddie Carmel fu ritratto dalla celebre fotografa Diane Arbus nel 1970 nel salotto dei genitori, mentre si sorreggeva a fatica con un bastone e con la testa china per non toccare il soffitto. La mostra, che offre anche registrazioni video e sonore, foto e cimeli della famiglia Carmel, getta uno sguardo intimo e approfondito non solo sulla vita del “gigante ebreo”, ma ancheSU uno dei temi prediletti della grande fotografa americana: la costante tensione tra normalità e aberrazione. Fino al 3 agosto, The Jewish Museum, 5th Ave. Contatti: info@thejm.org