Mary Beard

Alessandro Magno. Grande, ma quanto?

da ''The New York Review of Books''

Philip Freeman, Alexander the Great, New York, Simon and Schuster, pp. 391, $ 30.00

James Romm (a cura di), The Landmark Arrian: The Campaigns of Alexander, New York, Pantheon, pp. 503, $ 40.00

Pierre Briant, Alexander the Great and His Empire: A Short Introduction, Princeton, Princeton University Press, pp. 192, $ 26.95

Ian Worthington, Philip II of Macedonia, New Heaven, Yale University Press, pp. 300, $ 23.00

James Romm, Ghost on the Throne: The Death of Alexander the Great and the War for Crown and Empire, New York, Knopf, pp. 341, $ 28.95

STORIA ANTICA. Il mito di Alessandro Magno: da cosa derivano tutte le conoscenze che abbiamo sul grande comandante macedone? Come deve essere considerato oggi: come un violento tiranno oppure come un valoroso condottiero? Quali sono gli studi più influenti recentemente pubblicati e quale il loro giudizio? Mary Beard ci propone un’analisi di quattro importanti testi usciti recentemente sulla figura di Alessandro Magno, sottolineando a che punto è arrivata la storiografia in merito e in che direzione dovrebbe volgersi.

Nel 51 a.C., Marco Tullio Cicerone che, riluttante, aveva lasciato il seggio a Roma per diventare governatore militare della Cilicia – una provincia della Turchia meridionale – ottenne una vittoria contro alcuni insorti locali. Come sappiamo dalle lettere pervenuteci, egli era cosciente di ricalcare le orme di un illustre predecessore: «Per alcuni giorni» scriveva all’amico Attico «fummo accampati nello stesso posto occupato da Alessandro nella battaglia di Isso contro Dario», ammettendo poi laconicamente che Alessandro era stato «un generale molto migliore di me o di te».

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