Calendario Arte – Giugno 2011

A cura di Irene Pratesi

Dante fra Surrealismo, Pop Art e spray

«Poeta di mediocre statura (…) Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi […] e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.» Così Boccaccio ci descrive il Sommo Poeta, con quel “naso aquilino” che lo contraddistingue da sempre.

Nel corso dei secoli, Dante e la Divina Commedia sono stati oggetto di numerose rappresentazioni: cicli pittorici e sculture, miniature e illustrazioni a stampa, fino all’arte contemporanea. Ogni artista li ha raffigurati seguendo le richieste di un committente, o una corrente artistica, o dando una personale interpretazione del poema. Curiosa e poco nota è la storia dell’illustrazione della Divina Commedia. Oltre la straordinaria bellezza dei manoscritti trecenteschi, uno dei cicli più famosi è quello di Botticelli, eseguito fra il 1480 e il 1495: un corpus incompiuto di 92 pergamene oggi smembrato, ma che avrebbe dovuto costituire un continuum narrativo vitale, una moderna sequenza, quasi cinematografica, del viaggio di Dante. Dal Cinquecento in poi fu la xilografia il mezzo utilizzato per illustrare le edizioni a stampa del poema. Fra queste, le immagini più popolari e diffuse sono quelle dell’illustratore Gustave Doré (1861-1868): commissionate per la prima edizione italofrancese della Divina Commedia, rispecchiavano il gusto romantico dell’epoca, con possenti figure e scenari “sublimi”, che provocano smarrimento; queste erano legate a un altro grande ciclo, quello del 1826 del romantico William Blake, che ha sgomentato lo spettatore con le sue raffigurazioni così vive e violente dell’Infreno.

Nel Novecento la Divina Commedia è stata fonte di personalissime interpretazioni. Tre esempi significativi appaiono nelle due recenti mostre L’Inferno di Dante Alighieri (che terminerà il 17 luglio, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano) e Dante’s Inferno (che chiuderà il 30 giugno, al museo MAGI’900 a Pieve di Cento, Bologna). La prima è dedicata a Salvator Dalí e a Robert Rauschenberg; le 34 xilografie del primo, realizzate nei primi anni ’60, rappresentano un vero e proprio viaggio metafisico del poeta verso un mondo “interiore”, ambientato in scenari onirici, desolati, nitidi e carichi di simbologia psicoanalitica. Molto più “esteriore” risulta lo statunitense Rauschenberg, esponente della pop art, che ha popolato le scene dell’Inferno (1958-1960) con ritagli di giornale: una Divina Commedia molto evocativa, coinvolgente proprio per la familiarità che lo spettatore può avere con le foto. Dante’s Inferno è invece la prima personale italiana di Guy Denning, artista inglese che dal 1989 lavora al progetto. Dopo anni di appunti ed esperimenti, i suoi 36 dipinti, realizzati con la pittura a olio e lo spray, sono stati esposti in tutta Europa e negli Stati Uniti. Essenzialmente astratti, raffigurano non tanto le scene dantesche, quanto il fluire della narrazione, e trasmettono lo stato d’animo inquieto del protagonista. Il suo linguaggio è molto drammatico, caratterizzato da pennellate vigorose e, talvolta, da graffi sulla pittura che sottolineano l’intensità delle emozioni provate. Due mostre in contemporanea sullo stesso tema, tre artisti di fama internazionale che si sono misurati, con tecniche e stati d’animo diversi, con un poeta che viene considerato ancora attuale.

In Italia

FIRENZE

Dagli splendori di Corte al lusso Borghese. L’Opificio delle Pietre Dure nell’Italia Unita. Anche l’Opificio delle Pietre Dure ha subito radicali cambiamenti dopo l’Unità d’Italia, sia dal punto di vista della committenza sia dal punto di vista dei manufatti: la mostra li ripercorre e li analizza. Dal 17 maggio all’11 settembre. I tesori del Cremlino. In occasione dell’anno della celebrazione Italia-Russia 2011, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, in collaborazione col Ministero degli Affari Esteri, organizza questa esposizione di 150 oggetti d’arte provenienti dall’Armeria del Cremlino. Fino all’11 settembre. Museo degli Argenti. Piazza Pitti. Tel. 0552388709.

GENOVA

Vanitas. Lotto, Caravaggio, Guercino nella Collezione Doria Pamphilj. Vanitas, la caducità delle cose terrene: un tema cui l’uomo da sempre è molto sensibile. Di profonda attualità, la mostra presenta le opere di grandi maestri del Cinquecento e Seicento, che si sono confrontati con questo problema. Fino al 25 settembre. Villa del Principe, piazza del Principe 4. Tel. 010255509.

MILANO

Giò Ponti. Il fascino della ceramica. L’architetto che progettò il Grattacielo Pirelli fu anche un raffinato designer, famoso per il suo contributo alla produzione delle ceramiche Richard Ginori, fra il 1923 e il 1930. Fino al 31 luglio. Grattacielo Pirelli, via Fabio Filzi 22.

Gli occhi di Caravaggio. Gli anni della formazione tra Venezia e Milano. Sessanta capolavori, alcuni mai esposti prima, della generazione di artisti che delinearono il nuovo gusto e la nuova concezione di figura, spazio e luce: Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Lotto, Savoldo, Moroni ecc., tutte figure di grande importanza per la formazione di Caravaggio. Fino al 3 luglio. Museo Diocesano. Corso Porta Ticinese 95.

Nella buona e nella cattiva sorte. Il critico d’arte Luca Santini è curatore della collettiva d’arte contemporanea che presenterà le opere di Giovanna Feola, Claudio Magrassi, Luca De Angelis, Vincent Mangeruca e Vincenzo Andolina, incentrate, appunto, sul tema della vita, da vivere al meglio in ogni circostanza. Dall’11 al 18 giugno. Galleria Periferica Di Mano in Mano, viale Espinasse 99. www.dimanoinmano.it.

Anish Kapoor. Uno degli artisti contemporanei più importanti a livello internazionale approda a Milano, con una serie di progetti architettonici, installazioni e opere di arte concettuale. Dal 31 maggio al 9 ottobre (Rotonda di via Besana, via Besana 12) e dal 31 maggio all’11 dicembre (Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4).

MONZA

Biennale Giovani Monza 2011. La quarta edizione della biennale d’arte dedicata ai giovani talenti italiani, con un’apertura verso i più promettenti della Corea del Sud, la nazione ospite. Fino al 17 luglio. Serrone della Villa Reale, viale Brianza 2. Tel. 0392302192.

NUORO

Dreamtime. Lo spirito dell’arte aborigena. Si tratta della mostra più importante dedicata all’arte aborigena australiana contemporanea: lavori di alta qualità e di forte impatto accompagnano il visitatore all’interno di una cultura diversa dalla nostra. Fino al 28 agosto. MAN, via Satta 27. Tel. 0784252110.

ORVIETO (TR)

Il fascino dell’Egitto. Il ruolo dell’Italia pre e post-unitaria nella riscoperta dell’antico Egitto. Organizzata in due sedi, si annuncia come una grande mostra sull’archeologia egiziana, con 250 reperti esposti, alcuni di notevole importanza; è stato dato un particolare rilievo al ruolo dell’Italia nella scoperta e nello studio di questa importante civiltà. Fino al 2 ottobre. Museo Claudio Faina (piazza del Duomo 19) e Palazzo Coelli (piazza Febei 3).

PADOVA

Guariento e la Padova carrarese. Una mostra e un percorso all’interno di Padova celebrano l’opera del “pittore degli angeli” e permettono di rivivere il periodo d’oro della città che fu dei Carraresi: il Trecento di Giotto e di Petrarca. Fino al 31 luglio.

PIEVE DI CENTO (BO)

Dante’s Inferno. La prima personale in Italia dell’artista inglese Guy Denning è dedicata a Dante: verranno presentate opere ispirate alla prima cantica della Divina Commedia. La mostra sarà poi allestita a New York e a Los Angeles. Fino al 30 giugno. Museo Magi ’900, via Rusticana A/1. Tel. 0516861545.

TORINO

Un’espressione geografica. Unità e identità dell’Italia attraverso l’arte contemporanea. Venti artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo espongono in questa sede opere che rappresentano la loro idea dell’Italia. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, questo evento ci mostra il panorama sociale, politico e culturale della penisola, un viaggio fra le sue ricchezze e le sue caratteristiche. Fino al 27 novembre 2011. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16. Tel. 0113797600.

TRIESTE

Centocinquant’anni d’arte. Da Fattori a Fontana. Lo sviluppo dell’arte italiana fra XIX e XX secolo, attraverso l’estro di Fattori, De Nittis, Boldini, Balla, Baj, De Pisis, Rosai, Fontana e molti altri. Fino al 28 agosto. Castello di Miramare, viale Miramare.

Nel Mondo

BERLINO

Abisag Tüllmann 1935-1996. Photojournalism and Stage Photography. Abisag Tullmann (1935-1996) è stata una delle fotografe più importanti della Germania e viene qui presentato, per la prima volta, il corpus dei suoi scatti: i suoi pezzi eccezionali di fotogiornalismo e le sue fotografie artistiche. Dal 17 giugno al 18 luglio. Museum für Fotografie, Jebensstrasse 2.

MADRID

Ciudades habitables, ciudades de futuro. Di fronte alle nuove esigenze e alle emergenze climatiche, questa esposizione di architettura contemporanea cerca di analizzare le caratteristiche e i principali problemi delle città e favorire l’analisi e la valutazione dei modelli attuali, sottolineando la necessità e l’importanza di un cambiamento verso modelli più sostenibili. Fino al 1 gennaio 2012. La Casa Encendida, Ronda de Valencia 2. casaencendida@cajamadrid.es.

WASHINGTON (DC)

In the Tower: Nam June Paik. L’artista coreano contemporaneo, famoso per i suoi lavori di video arte e per le sue opere realizzate con televisori, si cimenta in un gioco di proiezioni di grande effetto visivo ed emozionale. Fino al 2 ottobre. National Gallery of Art, Fourth St. and Constitution Ave. NW. http://www.nga.gov/home.htm.

Print Friendly, PDF & Email
Invia una mail per segnalare questo articolo ad un amico