Radio3suCarta. Jeff Buckley

Cuore di tenebra dentro la storia. Un grande personaggio e i suoi demoni, le cose che ha detto e quelle che avrebbe potuto dire. Un alter ego lo incalza e lo accompagna nel ricordo, in questo dialogo immaginato da Antonella Ferrera. Accade in questa puntata trasmessa il 26 marzo scorso su Radio3: protagonista è Jeff Buckley, un’icona della musica degli anni ’90, morto annegato nelle acque del Wolf River. Federico Zamboni, giornalista e critico musicale, già conduttore di Rai Stereo Notte, ci parla di lui e del suo lavoro nell’intervista che si interseca alle parti narrate e al dialogo immaginato.Cuore di tenebra dentro la storia, in onda il sabato dalle 14:00 alle 14:50 su Radio3, è scritto e condotto da Antonella Ferrera, giornalista e scrittrice, per la regia di Manuel de Lucia, musiche originali di Alessandro Molinari. Il programma ricostruisce in forma sceneggiata situazioni e dialoghi che vedono protagonista, di volta in volta, un grande personaggio (della storia, dell’arte, della vita politica ecc.) che si confronta con un interlocutore immaginario. I dialoghi, intervallati da momenti di narrazione e da stralci di interviste mirate, sono di pura fantasia, ma basati su fonti storiche e letterarie, pertanto veritieri nella sostanza.

Tim e Jeff. Due vite interrotte

Jeff Buckley. È stato come un sogno. Ma c’è una differenza. Una grande differenza: col trascorrere del tempo le cose sono diventate sempre più chiare. C’erano dettagli che avevo dimenticato: mi sono tornati alla mente. C’erano domande di cui ignoravo la risposta, e che avevo persino paura di farmi in modo esplicito. Quelle risposte stanno arrivando. E finalmente non mi spaventano più.

Voce narrante. Jeff Buckley è morto il 29 maggio 1997. Annegato. Aveva 30 anni. Era un cantautore celebre. Gli era bastato un solo album per imporsi all’attenzione della critica e del pubblico. Tim Buckley, il padre di Jeff, era morto di overdose il 29 giugno 1975. Aveva 28 anni. Era anche lui un cantautore, ma il successo lo aveva solo sfiorato. Le grandi promesse degli inizi non erano state mantenute.

Jeff Buckley. Rivedo la scena. È sera, intorno alle nove. Sono a Memphis, sulla sponda del Wolf River. Con me c’è anche Keith.

Voce maschile. È un tuo amico, Keith?

Jeff Buckley. Non proprio. Ma abbiamo gusti musicali simili. E per me è una cosa importante.

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