Ingrid Rowland

Caravaggio, iracondo maestro di luce

da ''The New York Review of Books''

Caravaggio, mostra alle Scuderie del Quirinale, Roma, 20 febbraio – 13 giugno 2010. Catalogo della mostra a cura di Claudio Strinati, Milano, Skira, 2010, pp. 247, € 49,00

La vita segreta di Caravaggio a Roma, mostra all’Archivio di Stato

Caravaggio. Una mostra impossibile, a Milano fino al 13 febbraio, Palazzo della Ragione

Quattrocento anni fa un uomo sulla quarantina incedeva barcollante e agitato per le strade di Porto Ercole, sul litorale toscano. L’uomo, nel suo nasale accento lombardo, farfugliava frasi incoerenti riferite a una barca carica di dipinti di cui aveva perso le tracce. Il volto iscurito dalla barba incolta era solcato da cicatrici ancora fresche e gli abiti di buona fattura, ma impregnati di sudore, erano ridotti a cenci. Quasi certamente egli portava con sé la spada da cui di rado si separava. Mancano, però, testimonianze a riguardo, né lo confermano le persone che lo ricoverarono nell’ospedaletto locale, un nosocomio che ospitava di regola marinai malconci, operai portuali e galeotti. Per certo sappiamo che la febbre, le ferite e la disperazione lo sottrassero al suo capezzale nel caldo di luglio. Un laconico bollettino locale dichiarava: «A li 18 luglio 1609 nel ospitale S. Maria Ausiliatrice morse Michelangelo Merisi da Caravaggio».

Non sappiamo se fu malaria, sifilide, oppure un’infezione o una malattia cardiaca. Ma poco importa. Ciò che conta, allora come oggi, è l’opera che questo triste e disperato pittore ci ha lasciato, di cui faceva parte anche la barca carica di dipinti che inseguiva disperatamente lungo la costa. Le tele sbarcarono a Napoli e una di esse in particolare, un Giovanni Battista, fu acquistata al volo dal pingue e potente cardinale Scipione Borghese per arricchire la collezione della sua galleria d’arte1.

Questo contenuto è riservato ai soli membri di Annuale Online
Accedi Registrati.
Print Friendly, PDF & Email
Invia una mail per segnalare questo articolo ad un amico