Paolo Puppa

La petite fille in scena

Anna Maria Carpi, L’asso nella neve. Poesie 1990-2010, Massa, Transeuropa, 2011
POESIA. Anna Maria Carpi con le sue poesie, così teatrali, sotto certi aspetti, narrative ed evocative al tempo stesso, piacevolmente scorrevoli, ci parla della sua vita: il rapporto coi genitori, i lunghi viaggi che l’hanno ispirata, la politica e la società.

L’asso nella neve, salutato da premi prestigiosi e recensioni autorevolissime inneggianti alla sua voce unica nel panorama della poesia italiana recente, raccoglie poesie nuove oltre che recuperi da serie precedenti: Compagni corpi del 2005 e Tu fra i due chi sei del 2007. L’autrice, Anna Maria Carpi, germanista cattedratica alla Ca’ Foscari in Venezia, di recente curatrice per i “Meridiani” dell’opus kleistiano (cui ha dedicato anche una splendida biografia), traduttrice affermata di poeti tedeschi, tra cui Benn, Enzensberger e Nietzsche, oltre che narratrice impavida, è un personaggio anfibio, sia nella sua incertezza ontologica e sociale tra “radicati e sradicati”, sia sul piano professionale, come tutti coloro cui sta stretta l’identità accademica. Ma di certo è la poesia la sua dimensione più autentica. Infatti confessa con amarezza che «ciò che invento fa ridere», mentre per il romanzo occorrerebbe appunto saper inventare. Per cui si rassegna alle «mie care poesie,/ mie piccole arroganti».

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