Miguel Gotor

Radio3suCarta. Wikipedia. Miguel Gotor racconta l’assassinio di Tobagi

Wikiradio costruisce giorno per giorno una sorta di almanacco di cose notevoli ed utili da sapere per orientarsi nella nostra modernità. Ogni puntata racconta un evento accaduto proprio nel giorno in cui va in onda, intrecciando il passato con il presente, la memoria storica con ciò che oggi essa significa per noi. Dalla storia all’economia, dal cinema alla scienza, la letteratura, il teatro, le arti visive, la musica, i grandi momenti che hanno segnato un punto di svolta raccontati da esperti, studiosi, critici, con spezzoni di repertorio, sequenze cinematografiche, brani musicali, in un articolato mosaico che vuole restituire agli ascoltatori tutti i significati possibili di un avvenimento.

In onda alle 14.00 su radio3 (dal lunedì al venerdì)

Wikiradio è un programma a cura di Federica Barozzi con Giancarlo Mancini, Clementina Palladini e Lorenzo Pavolini.

(www.wikiradio.rai.it; wikiradio@rai.it)

Il giornalista Walter Tobagi viene ucciso a Milano il 28 maggio1980, asoli 33 anni, in una grigia mattina di pioggia. I cinque colpi di pistola sono sparati da un commando composto da Marco Barbone, Manfredi De Stefano, Daniele Laus, Francesco Giordano, Mario Marano e Paolo Morandini, tutti appartenenti alla “Brigata XXVIII marzo”.

Dopo il ferimento del giornalista di ‘la Repubblica’ Guido Passalacqua all’inizio di maggio, con Tobagi i terroristi uccidono il migliore giornalista della sua generazione, colui che, a solo trent’anni, era già diventato inviato e notista di punta del ‘Corriere della Sera’ e presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, il sindacato di categoria.

I suoi articoli non erano mai banali, anzi erano percorsi da un gusto analitico che li rendeva un appuntamento fisso per i tanti lettori del quotidiano. Pieni di passione civile, ragionevoli e raziocinanti, tesi all’ascolto e alla comprensione, cercavano di raccontare un Paese ferito e straziato dal terrorismo non con le lenti delle ideologie, ma con quelle della critica e l’obiettivo di migliorare gradualmente, in modo riformista e riformatore, l’Italia.

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