Sara Fortuna

Auto-organizzazione molecolare e tecnologie del futuro

Lettori mp3 grandi come una moneta, telefonini con microtelecamere da fare invidia a James Bond, ma la corsa alla miniaturizzazione non si è ancora fermata.

Il tutto ruota attorno allo sviluppo dei circuiti integrati, o microchip, ovvero tracciati elettronici miniaturizzati che si presentano come singolo componente elettronico adibito all’elaborazione di dati. Il primo circuito integrato nasce nel 1958 a Dallas nei laboratori della Texas Instruments, quando Jack St. Clair Kilby costruì il primo microchip (e per il quale vinse il Premio Nobel per la Fisica nel 2000). Questa invenzione permise di sostituire i vecchi computer che utilizzavano tubi da vuoto come principali componenti elettronici con computer basati su transistors, essendo questi molto più piccoli, veloci, affidabili ed economici da produrre.

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