Domenico Caringella

Fiction – IL PROTOCOLLO GOLDSTEIN

451’ propone una rubrica di narrativa inedita all’interno della quale diamo spazio a racconti, incipit ed estratti di romanzi, incoraggiando da parte dei nostri lettori l’invio di un testo di circa 14.000 battute all’e-mail 451@econometrica.it

Esattamente 25 minuti prima del capodanno e degli inspiegabili festeggiamenti conseguenti, Zachary Fischmann si lasciò dietro le voci e le luci che inondavano il salone e si diresse verso lo studio, nell’altra ala della casa. Uscendo, sentì lo sguardo severo di Judith che cercava di piantarglisi tra le scapole, producendogli soltanto un leggero solletico e nessun senso di colpa per aver abbandonato i loro ospiti; in realtà interessava solo a Judith, gli altri forse nemmeno si sarebbero accorti della sua assenza. Zachary contava comunque di tornare in sala prima che qualcuno iniziasse a sentire la sua mancanza. Aveva programmato di concedersi 3 o 4 minuti in più, ma non era riuscito a impedirsi dall’intervenire in una discussione sui veri motivi della nuova politica anticoloniale decisa dal governo di emergenza, non foss’altro che lui li conosceva per averli sentiti con le sue orecchie direttamente alla fonte, due mesi prima. In ogni caso il tempo che restava sarebbe stato più che sufficiente per sbrigare la pratica che lo attendeva. Poteva attendere anche il giorno successivo, ma sapeva che quello che  avevano scritto gli avrebbe consentito di tarare l’umore e le sensazioni con cui si sarebbe staccato dall’anno che moriva.

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