Jonathan Mirsky

Il generale Westmoreland, un dilettante allo sbaraglio?

da ''The New York Review of Books''

LEWIS SORLEY,Westmoreland: The General Who Lost Vietnam, Houghton Mifflin Harcourt, 395 pp., $ 30,00

STORIA: Biografia del generale Westmoreland a capo delle forze militari in Vietnam dal 1964 al 1968. Quel che ne esce è una critica dura verso un uomo che sottovalutava una guerra che si poteva evitare.

Ecco un libro che giudichi dalla copertina. È una biografia profondamente critica, dove l’autore Lewis Sorley sostiene che William Childs Westmoreland (1914-2005) sia stato il responsabile della perdita del Vietnam del sud, il territorio dove fu il comandante in capo delle forze militari dal 1964 al 1968. L’inappuntabile generale dalla mascella scolpita fu sempre circondato da ammirazione al punto da essere nominato comandante a Saigon. Eppure alcuni fra coloro che prestarono servizio con lui e sotto di lui in quei quattro anni di Vietnam – ambasciatori, colleghi generali e persino un sergente maggiore dell’esercito – pensavano che, assunto l’incarico a Saigon, quest’uomo vanitoso, privo di curiosità e a volte disonesto fosse considerato inadatto al comando supremo.

Per anni la maggior parte dei libri sulla guerra del Vietnam a cui accennerò in queste pagine hanno sostenuto che i decisori politici di Washington sottovalutarono o ignorarono il nazionalismo vietnamita e altre realtà. Alcuni di quei saggi erano imperniati sui primi secoli di lotte vietnamite contro la Cinaimperiale e sulla successiva sconfitta dei loro padroni colonialisti francesi.

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