FOREIGN AFFAIRS, November/December 2012, $9.95
Global Trends 2030: Alternative Worlds, National Intelligence Council, Washington, D.C., 2012
POLITICA: Il noto politologo Gianfranco Pasquino si interroga su come in un futuro prossimo le democrazie sapranno rinnovarsi e dare prova di quelle capacità di autoriforma da molti considerate il loro punto forte.
Sono molte le legittime motivazioni che stanno alla base dei tentativi di previsione del futuro. Probabilmente, la più importante è che una buona previsione consente di approntare gli strumenti tanto per evitare almeno alcune delle manifestazioni più sgradite del futuro probabile quanto per costruire un futuro diverso, preferibile. Fra gli studiosi e gli operatori politici è anche diffusa la consapevolezza che esistono due tipi di profezie: quelle che, ispirando i comportamenti dei protagonisti, si autorealizzano (self-fulfilling) e quelle che, mettendo in guardia da rischi e pericoli, si autosconfiggono (self-defeating). Tentare di prevedere il futuro è un’operazione che gli umani hanno compiuto praticamente da sempre. Le hanno anche conferito molta dignità come pensieri e riflessioni degne di ascolto. Basti pensare alla figura biblica del profeta che si ritrova già nell’Antico Testamento. Nella mitologia greca è Cassandra che, con durezza e dolore, prevede avvenimenti futuri tutti tragici.