Cass R. Sunstein

La scommessa tra catastrofe ambientale e progresso inarrestabile

da ''The New York Review of Books''
PAUL SABIN, The Bet: Paul Ehrlich, Julian Simon, and Our Gamble Over Earth's Future, Yale University Press, pp. 304, $ 28,50
AMBIENTE: Paul Ehrlich è un biologo ed ambientalista allegro ed estroverso. Crede che una crescita economica continua comprometterà irrimediabilmente l'ambiente. Julian Simon è un economista schivo ed introverso. Crede che gli allarmi lanciati dagli ambientalisti siano eccessivi e privi di fondamento. Nel 1981 i due fanno una scommessa su come sarà il futuro del mondo. Chi dei due ha vinto?

Nel 1980, l’ecologista Paul Ehrlich fece una plateale scommessa con l’economista Julian Simon. Sottolineando il fatto che la crescita della popolazione avrebbe prodotto scarsità, Ehrlich scommise che i prezzi di cinque specifici metalli sarebbero aumentati nella decade successiva. Sottolineando il fatto che l’innovazione nei metodi di ricerca, estrazione e utilizzo dei metalli avrebbe aumentato le scorte, Simon scommise che i prezzi di quei metalli sarebbero calati. I due davano il senso alla loro scommessa di verificare una questione più ampia: la crescita della popolazione è un problema serio, particolarmente per i suoi effetti sulle risorse disponibili? Ehrlich pensava di sì; Simon pensava di no; ed erano d’accordo che la scommessa avrebbe aiutato a stabilire chi avesse ragione. Per tre decadi, gli osservatori hanno visto la scommessa Ehrlich-Simon sollevare anche altre questioni: sbagliano i conservatori a pensare che l’innovazione tecnologica e i liberi mercati stiano probabilmente risolvendo i nostri problemi? Sbagliano i liberal ad enfatizzare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e dei limiti della crescita? Gli ambientalisti dicono sciocchezze?

Accadde che Simon vinse la scommessa. A causa della vittoria divenne un eroe per i conservatori. È morto nel 1998, ma continua ad essere chiamato in causa da innumerevoli persone che esaltano l’innovazione e la crescita e che denunciano quella che vedono come l’isteria ambientalista (non ultima la sua enfasi sul cambiamento climatico, un cambiamento che lo stesso Simon non prendeva in considerazione). Dal 2001, il Competitive Enterprise Institute ha dato vita al premio annuale Julian L. Simon, che celebra il lavoro di Simon «nello sfatare le previsioni allarmiste degli eco-catastrofisti alla Paul Ehrlich».

La copertina del libro di Paul Sabin

La copertina del libro di Paul Sabin

Paul Sabin, professore di storia a Yale, vede la scommessa come importante dal punto di vista storico. The Bet (La scommessa) sostiene in maniera convincente che il dibattito fra Ehrlich e Simon faccia luce su questioni cruciali della sua era. Sabin afferma che l’approccio all’energia e all’ambiente mirato alla conservazione di Jimmy Carter fu influenzato in parte dalle idee che Ehrlich promuoveva, e che l’approccio a favore della crescita di Ronald Reagan fu influenzato da Simon. I due differenti orientamenti sono a maggior ragione con noi oggi. Con le loro visioni contrastanti della catastrofe ambientale imminente e del tecno-ottimismo, essi marcano importanti filoni dei partiti Democratico e Repubblicano e in realtà della stessa cultura americana.
Paul Ehrlich era (e rimane) un apprezzato scienziato, specializzato in ecologia. Molto del suo lavoro accademico riguarda le farfalle. Nel 1968, pubblicò un trascinante bestseller chiamato La bomba demografica, che ebbe ventidue ristampe nei primi tre anni. Le prime parole del libro suonavano l’allarme: «La battaglia per nutrire tutta l’umanità è finita…A questo punto niente può prevenire un aumento sostanziale del tasso di mortalità nel mondo». Ehrlich segnalava «carestie di incredibili proporzioni» che sarebbero avvenute dal 1975 e «centinaia di milioni di persone» affamate fino alla morte negli anni ’70 e ’80. Nel 1979 Ehrlich pubblicò un saggio chiamato Eco-Catastrofe! in cui affermava che il risultato inevitabile dello squilibrio tra i rapporti di nascite e di morti sarebbe stato il «più grande cataclisma nella storia dell’uomo». Nel 1970, predisse che gli americani sarebbero stati soggetti al razionamento dell’acqua a partire dal 1974 e al razionamento del cibo dalla fine di quel decennio, e sosteneva che in dieci o vent’anni, tutta la pesca in mare sarebbe cessata a causa dei cambiamenti irreversibili negli oceani. E affermava anche: «Se fossi un giocatore d’azzardo, punterei anche dei soldi sul fatto che l’Inghilterra non esisterà nell’anno 2000». Sollevò la possibilità che a causa del DDT e di altri pesticidi, l’aspettativa di vita degli americani sarebbe caduta a quarantadue anni nel 1980.
A dispetto della natura tragica dei suoi avvertimenti, Ehrlich insisteva che una grande riforma poteva essere fatta per ridurre il danno. Propose che gli Stati Uniti aprissero una potente Agenzia per la Popolazione e l’Ambiente, che «avrebbe dovuto fare in modo di determinare la misura della popolazione ottimale per gli Stati Uniti e predisporre le misure per raggiungerla». Faceva notare che molti suoi colleghi prediligevano «una qualche sorta di controllo delle nascita obbligatorio», includendo «il periodico razionamento delle scorte d’acqua e del cibo di base», ma escluse quell’approccio come non praticabile, e si dichiarò invece a favore di «ricompense finanziarie e penalizzazioni per scoraggiare la riproduzione».

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