Yehuda Bauer,The Death of the Shtelt, New Heaven, Yale University Press, pp. 208, $ 35,00, $ 23,00
David Engel, Historians of the Jews and the Holocaust, Stanford, Stanford University Press, pp. 314, $ 65,00
TIMOTHY SNYDER
Perché non disponiamo di una storia dell’olocausto che riguardi le regioni dell’Europa dell’est, dove molte vittime morirono, e che descriva le interazioni tra gli invasori tedeschi, gli ebrei lì residenti e i popoli tra i quali vissero? La vasta letteratura dedicata all’olocausto è basata essenzialmente su fonti tedesche (che rappresentano, forse, la più imponente opera di ricerca degli ultimi decenni), ma si affida raramente a quelle dell’Europa dell’est. Dal canto loro, gli storici di questa zona hanno tradizionalmente mantenuto le distanze da un argomento che trascende la loro stessa storia e mette a dura prova il mito nazionale dell’innocenza.
Con Historians of the Jews and the Holocaust lo storico David Engel, della New York University, apporta un nuovo, sconcertante elemento a questa lista di limitazioni: gli storici che analizzano la vita e la storia ebraica, gli studiosi capaci di confrontarsi con la sua longue durée, con l’ebraico e lo yiddish, hanno separato il tema delle società e delle istituzioni ebraiche da quello dell’olocausto. E nel corso di decenni, afferma Engel, hanno innalzato «un muro che divide lo studio dell’olocausto da quello di ogni altro aspetto del passato degli ebrei».