Colin McGinn

Tempesta sul cervello

da ''The New York Review of Books''

FILOSOFIA: Il filosofo britannico Colin McGinn recensisce Touching a Nerve, in cui la neurofilosofa Patricia Churchland analizza le ultime scoperte della scienza del cervello e delle loro implicazioni pratiche e filosofiche.

PATRICIA S. CHURCHLAND, Touching a Nerve: The Self as Brain, Norton, pp. 304 , $26,95

Touching a Nerve di Patricia Churchland appartiene allo stesso genere del libro di Jean-Pierre Changeux che ho recentemente recensito su queste pagine[1]: neuroscienza da tifosi, per metterla in termini crudi. Churchland  è dichiaratamente una grande fan del cervello – ama il cervello (come non si stanca mai di ripetere). E il suo libro trasmette bene il suo entusiasmo, essendo generalmente ben scritto, istruttivo e leggibile. È abile nel trattare argomenti come le esperienze di quasi morte, l’aggressività, il sesso, la guerra, l’autocontrollo, la coscienza e il sonno, tra gli altri. Se è rimasto qualcuno nel mondo che non crede che la mente possa essere minuziosamente controllata dal cervello, fino alle singole molecole, allora questo libro potrebbe disilludere le loro idee.

Incisione tratta dal libro di Fabrica di Andreas Vesalius del 1543

Incisione tratta dal libro Fabrica di Andreas Vesalius,1543

Churchland si presenta qui come una neurofilosofa pragmatica, indifferente alle chiacchiere e a tutte le forme di superstizione; lei crede solo a ciò che può toccare e strizzare. È il cervello, baby, il cervello e nient’altro che il cervello. 

È quando si avvicina a una questione filosofica che le ruote tendono a uscire dai binari. C’è una componente autobiografica in ciò: 

Ho iniziato a studiare la neuroscienza a metà degli anni ’70 dopo aver cominciato la carriera come filosofa. Questa transizione fu motivata dalla consapevolezza che se i processi mentali sono davvero processi del cervello, allora non si può capire la mente senza capire come funziona il cervello. Studiare il cervello e pensare a come funzioni divenne una gioiosa ossessione. Quasi nulla sul cervello, dalle minuscole molecole che si spostano tra i neuroni all’intero sistema nervoso, falliva nell’essere affascinante. Cos’è il me in tutto questo – e, se è per questo, il noi in tutto questo? Ci chiedevamo io e mio marito Paul. 

Patricia Churchland e il marito Paul

Patricia Churchland e il marito Paul

 Dal suo punto di vista, i filosofi sbagliano nel non riconoscere una verità elementare: che il cervello è la base dell’attività mentale. Una volta che si accetta questa verità ovvia, il motivo per rimanere un filosofo svanisce – devi passare immediatamente alla neuroscienza. Ciò mi riguarda in particolar modo, perché io sono passato alla filosofia dopo aver studiato psicologia con una forte componente di neuroscienza (a partire dalla fine degli anni ’60) – non sono riuscito a capire che la mente dipende dal cervello?

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